“ In città sono circa 30, i nuclei familiari sostenuti nel pagamento delle bollette e degli affitti – ha sottolineato – Con la Croce Rossa è attiva una convenzione per la gestione dell’emporio solidale; con la Piccola Opera Charitas per la Mensa San Francesco, con l’associazione “Dono di Maria” per il centro aggregativo. Sono 70, inoltre, i minori presi in carico per problematiche di natura materiale o psicologica. Le dipendenze (da droghe, da alcol, da gioco d’azzardo) sono le principali cause della disgregazione familiare. La solitudine, che acquista aspetti drammatici quando le persone sono anziane o colpite da disabilità, resta il peggiore dei problemi, peraltro appesantito dalla falsa vicinanza e dai rapporti virtuali creati dall’era digitale”.
"Aprire questa finestra è stata un’esperienza bella e importante per tutti noi – hanno scritto i ragazzi - Abbiamo provato emozioni intense, incontrato realtà che non conoscevamo, progettato cammini, scoperto la povertà e anche chi ha fatto della propria vita un servizio per gli ultimi. Abbiamo incontrato persone, ci siamo spogliati di dubbi e pregiudizi, per fare spazio a storie di chi la povertà la conosce molto bene, di chi la vive e di chi ne sopravvive.
Abbiamo ascoltato storie. E, da quella finestra finalmente aperta, ci è apparso un cielo azzurro, un orizzonte nuovo che ci ha invitato a sognare. Sognare come ci ha invitato a fare Papa Francesco: "Gli altri, la società, i poveri vi aspettano. Sognate una bellezza che vada oltre l’apparenza, oltre il trucco, al di là delle tendenze della moda”."
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