Il recupero di questo significativo bene culturale è stato reso possibile grazie alla straordinaria efficacia e alla meticolosa attività investigativa dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli. La loro incessante opera di monitoraggio e la professionalità dimostrata nel tracciare e recuperare l'opera meritano il più vivo ringraziamento.
Alla cerimonia di riconsegna hanno partecipato il Dott. Pietro Conforti, Direttore dell'Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, l'Arte Sacra e la Nuova Edilizia di Culto della Diocesi di Sulmona-Valva, e il Dott. Tancredi Farina, Funzionario storico dell'arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo. Questa restituzione è l'ennesima riprova dell'eccellente e proficua collaborazione tra le istituzioni civili, ecclesiastiche e le forze dell'ordine nella tutela e salvaguardia del nostro inestimabile patrimonio storico-artistico.
Dichiarazione di S.E. Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva:
"Accogliamo con immensa gioia e profonda gratitudine il ritorno di questo prezioso dipinto alla nostra Diocesi e alla sua comunità", ha affermato Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, "L'opera d'arte sacra non è solo un bene materiale, ma un veicolo di fede e un segno tangibile della nostra storia e della nostra identità cristiana. La restituzione di Sant'Agnese, deturpata ma ora recuperata grazie al meticoloso lavoro dei Carabinieri del Nucleo TPC e della Soprintendenza, è un segno di speranza. Ci ricorda che la bellezza, anche quando ferita, può essere riscoperta e restituita al suo splendore originale, a beneficio di tutti".
Dichiarazione del Dott. Tancredi Farina, Funzionario storico dell'arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo:
"La restituzione alla comunità di un'opera d'arte trafugata è sempre un evento emozionante, un segno tangibile di quanto sia importante la tutela sul territorio e la collaborazione fra tutte le istituzioni per raggiungere il comune obiettivo di proteggere il nostro patrimonio culturale e trasmetterlo alle nuove generazioni", ha dichiarato il Dott. Tancredi Farina. "Il dipinto è una testimonianza significativa della storia di questa chiesa e, in generale, di Sulmona, perché con tutta probabilità si tratta infatti di una copia, o forse anche una replica di bottega, di un dipinto di Pier Francesco Cittadini – pittore attivo nel XVII secolo soprattutto a Bologna – oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale di Bologna e di cui si conosce già un'altra versione, conservata a Massa Lombarda (RA)".
Una notizia che assume ulteriore risalto grazie alla presenza, durante le operazioni di recupero e analisi, di una troup della RAI. Il ritrovamento e le sofisticate tecniche investigative e diagnostiche utilizzate per smascherare l'alterazione del dipinto saranno infatti al centro di uno speciale all'interno del programma "Noos - L'avventura della conoscenza" di Alberto Angela, che inizierà questa sera, lunedì 23 giugno, alle ore 21:15 su Rai 1.
La Chiesa di Santa Maria della Potenza, o Virgo Potens, da cui l'opera fu sottratta, vanta una storia antichissima, risalente ai primi anni del Quattrocento, come testimoniano gli affreschi più antichi dietro l'altare maggiore e un dipinto murale del primo Cinquecento. Sebbene oggi sia circondata da edifici moderni, la sua originaria natura di chiesetta campestre è ancora evocata dalle due finestrelle laterali al portale minore, attraverso le quali pastori e viandanti potevano seguire i riti religiosi. La tela seicentesca recuperata, nonostante l'alterazione subita, rappresenta un'ottima testimonianza artistica che va ad arricchire nuovamente il patrimonio della nostra Diocesi".
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