GUARDIAGRELE - "Il 22 maggio di ogni anno si celebra la giornata dedicata alla difesa e alla tutela della biodiversità, proclamata nel 2000 dall'Assemblea delle Nazioni Unite per celebrare l'adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica.In Abruzzo, oggi, il CAI, il Parco Nazionale della Maiella e gli Istituti scolastici, in sinergia, lo hanno celebrato a Guardiagrele, in provincia di Chieti, presso il cinema-teatro Garden dal titolo "Giornata mondiale della Biodiversità. La base su cui costruire il futuro.Tutela, Progresso, Turismo".
Dopo il saluto on line del Presidente nazionale del CAI Antonio Montani, sono intervenuti, come da locandina:
il consigliere regionale architetto Nicola Campitelli, delegato all'ambiente;
il Presidente regionale CAI Francesco Sulpizio;
il dirigente scolastico Irma D"Amico;
Il referente scuola CAI Filippo Di Donato;
la socia CAI Benedetta Orsini, studiosa dei grandi carnivori nella catena alimentare;
Aurelio Manzi, docente di scienze naturali, noto studioso degli ambienti naturali del territorio abruzzese;
La docente Immacolata Del Giudice;
il direttore del Parco Maiella Luciano Di Martino;
Ha condotto i lavori il presidente della sezione CAI Antonio Taraborelli.
La sala era rappresentata soprattutto dagli attenti studenti degli istituti scolastici di Guardiagrele con i propri docenti, i quali sono considerati centrali ed i primi destinatari dell'educazione alla biodiversità, definita più volte come "ricchezza della vita nel pianeta, da tutelare e proiettare nel futuro".
Non è un caso che l'articolo 9 della Costituzione italiana, nel 2022, grazie al Parlamento, abbia aggiunto la parola "biodiversità" fra gli obiettivi da tutelare dallo stato italiano.
Nel corso dell'interessante convegno si sono evidenziate le varie tematiche interessanti la biodiversità, in ambito globale e locale che a pieno titolo fanno riferimento all'Agenda 2030, il programma d'azione globale, sottoscritto dai 193 Paesi membri dell'ONU nel 2015, che stabilisce 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030.
Questi obiettivi, che riguardano la povertà, la fame, la salute, l'istruzione, la parità di genere, il cambiamento climatico e altro ancora, mirano a trasformare il mondo in un posto più giusto, equo e sostenibile per le persone e il pianeta.
La transizione ecologica, deve essere culturale, pertanto i percorsi della formazione e la ricerca scientifica sono la via maestra da percorrere per tale missione.
La dirigente scolastica ha evidenziato come il proprio Ministero, riconosciuti tali valori, abbia dato gli indirizzi necessari con "La Carta per l'educazione alla biodiversità".
Bisogna educare ad abitare il mondo e la "Rigenerazione" va oltre la "Resilienza". Sono stati pertanto individuati quattro pilastri fondamentali:
- rigenerare i saperi, i comportamenti, le infrastrutture e le opportunità.
Individuare nuove offerte formative. Si tratta di un'innovazione paradigmatica e la scuola, centrale in tale transizione, rappresenta il battito della società.
Oggi la globalizzazione, purtroppo, espone al rischio di omologare ed omogeneizzare, anche culturalmente non solo la società ma l'ambiente, creando degli squilibri con la scomparsa di culture e specie animali. Anche lo spopolamento dei piccoli comuni rientra in questa problematica, come ha evidenziato il direttore del Parco, ma se la "Montagna" anziché problema, viene riconosciuta risorsa di benessere, come in natura è, basterebbe porre in essere le giuste strategie.
Una problematica complessa. Basterebbe pensare, per esempio in Abruzzo, al contrasto attuale, fra interessi agricoli e tutela della fauna selvatica. Un vero conflitto che dovrebbe essere gestito in modo illuminato, al fine da trasformarlo in convivenza e risorsa. Sfide di non facile soluzioni, ma alle quali la politica è chiamata per poterne esserne all'altezza... Ecco perché il mondo formativo, accademico, della ricerca scientifica non può essere messo da parte ma coinvolto.
Le fiere ed i convegni, come quello di oggi a Guardiagrele voluto dall'ONU, sono luoghi di comunicazione, occasione per contaminare tali valori tra la gente, perché, come diceva il sociologo Max Weber, sono i valori che orientano i comportamenti".
Giovanni Pizzocchia, pubblicista, sociologo, socio CAI sezione di Sulmona
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