Il Muntagninjazz, il festival diffuso che accosta musica, arte e natura unendo i territori della Valle Peligna, dell’Alto Sangro e della Valle del Sagittario, e Piano Piano per Sulmona sono due manifestazioni distinte, ognuna con una propria anima e identità; Piano Piano per Sulmona, ideato da Valter Colasante esclusivamente per il capoluogo peligno e giunto all’ottava edizione nel 2024, negli ultimi anni era stato trasformato nell’evento conclusivo del festival Muntagninjazz, con una due-giorni tra suoni, voci, danza e arte con protagonista la musica del pianoforte a snodarsi tra le piazze e gli angoli più suggestivi del centro storico di Sulmona. Concerti pianistici, spettacoli, gallerie d’arte, esposizioni e performance estemporanee, pianoforti verticali posizionati lungo Corso Ovidio e l’iconica bici-pianoforte per otto anni hanno coinvolto, emozionato e stupito migliaia di cittadini e turisti, il tutto gratuitamente. L’estate sulmonese 2025 perderà, per mancanza di fondi, questo evento che, scavalcando i confini regionali, è arrivato negli ultimi anni alla cronaca nazionale con servizi speciali delle emittenti nazionali della Rai.
«Nonostante gli sforzi compiuti da alcuni amministrativi del Comune di Sulmona e dall’impegno delle amministrazioni precedenti, quest’anno non avremo la copertura economica necessaria a coprire l’evento gratuito “Piano Piano per Sulmona”, programmato come appuntamento conclusivo del festival Muntagninjazz. Le due manifestazioni, seppur ideate e organizzate dalla stessa associazione, dovrebbero godere di fondi e sovvenzioni diverse e separate. Una delle cause di questa scelta è sicuramente la situazione di instabilità politica che grava su Sulmona e vanifica gli sforzi fatti negli anni. Tutte le associazioni e gli enti che lavorano e fanno cultura in luoghi come Sulmona hanno necessità di poche e concrete certezze: fondi necessari stanziati per tempo, strutture e luoghi adatti ad ospitare eventi culturali. Questo per permettere una programmazione che vada oltre il “cartellone estivo” e consenta di inserirsi in circuiti più ampi, a livello nazionale ed europeo, per delle semplici motivazioni: incremento del prestigio e della qualità degli eventi, richiamo e ampliamento del pubblico, reperimento dei fondi pubblici e privati necessari. La Città di Sulmona ad oggi riesce a garantire poco e nulla di tutto ciò. Al resto provvedono le decine di volontari e volontarie, professionisti e professioniste del Terzo Settore che, assumendosi grandi responsabilità e rischi, fanno miracoli per proporre le uniche manifestazioni che durante tutto l’anno garantiscono benessere sociale alle comunità dell’intero territorio peligno e favoriscono l’incremento di turismo culturale. Ma i miracoli non possono nulla contro le decisioni prese sul bilancio comunale» ha dichiarato il direttore artistico Daniele Quaglieri".
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