Un serpentone di circa 300 partecipanti si è mosso lungo i sentieri, alle propaggini della Maiella, fra le province dell' Aquila e Chieti. La colonna dei "viandanti" era composta soprattutto da: studenti degli Istituti superiori di Sulmona, Castel di Sangro, al quale, lungo il percorso, si è aggiunta una rappresentanza dell'Istituto comprensivo di Palena, accompagnati dai vari docenti. Al seguito molti appassionati camminatori provenienti da tutta Italia. Di supporto lungo il percorso i vari soci del CAI di Sulmona con il presidente Nino Restaino, varie Associazioni volontarie di Protezione Civile dei comuni e frazioni, coinvolti, da Sulmona a Casoli, lo SMOM (Malta) e costantemente sotto la protezione di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale competente, delle municipalità coinvolte.
In ogni tappa ci sono celebrate delle cerimonie di raccoglimento con deposizione di corone alla memoria degli eventi purtroppo drammatici, legati ai caduti in quei luoghi, il Sacrario e le varie lapidi a memoria con interventi dei sindaci, autorità e testimonianze dei parenti delle numerose vittime. A Campo di Giove con le note di circostanza della Fanfara Alpina, dove è stato scoperto un cippo in memoria del militare friulano Ettore De Corti. A Casoli la Banda ha accolto i partecipanti ed in corteo fino alla lapide onorata dai sindaci dei vari comuni del comprensorio fino ad Atessa.
Il "Sentiero della Libertà", nato circa 25 anni fa, su iniziativa di alcuni ufficiali inglesi, che avevano vissuto quell'esperienza e la volevano rievocare, trovarono il terreno fertile e dei preziosi partner, divenuti "regia" dell'evento, nel Liceo Scientifico E. Fermi di Sulmona con l'allora preside Ezio Pelino ed i docenti molto motivati.
Costoro sposaro la mission, rendendo protagonisti soprattutto gli studenti anche con una serie di ricerche, basate sulle testimonianze dei propri nonni, sugli eventi della seconda guerra mondiale con particolare riferimento a ciò che avvenne, dopo l'8 settembre del 1943, quando l'esercito italiano si trovò allo sbando, per eventi storicamente noti. Vennero alla luce così tante storie realmente vissute, rilevanti ed alcune poco note che coinvolgevano persone locali che, per aver contribuito ad aiutare gli alleati in fuga, hanno pagato con la propria vita per mano nazista. Ne derivarono importanti pubblicazioni, fra le quali "E si divisero il pane che non c'era".
Nacque così il "Sentiero della Libertà", "Freedom Trail", un evento internazionale di marcia di tre giorni. Fra i partecipanti vale ricordare l'emerito compianto Presidente della Repubblica Ciampi, che lo aveva percorso, in prima persona, da ufficiale militare.
Fra gli artefici dell'iniziativa, oltre al suddetto preside Pelino, è doveroso menzionare i docenti impegnati in tale progetto, fra i vari, i compianti professori Mario Setta di storia e filosofia e Quadraro di lingua inglese; la Professoressa Adelaide Strizzi di matematica e fisica, definita con l'appellativo di "Generalissima", grazie alla sua grande capacità razionale nel gestire una macchina organizzativa e logistica abbastanza complessa, ancora oggi in prima linea.
"Il Sentiero della Libertà", sebbene veda per primi protagonisti soprattutto gli studenti degli istituti scolastici superiori ma aperto a tutti, è diventato attualmente un'Associazione Culturale che coinvolge i Comuni Interessati e molte altre associazioni.
Alla presidenza del "Sentiero della Libertà" si sono succedute varie personalità, fra le quali Giovanni Bachelet, Maria Rosaria La Morgia ed attualmente il giovane professor Graziano Litigante. Un plauso a tale Associazione che, con grande spirito di servizio ed abnegazione, rende vivo e possibile un evento internazionale "glocal", di notevole valore etico, sociale, storico culturale, ambientale e con notevoli ricadute sotto il profilo turistico e di promozione territoriale: un fiore all'occhiello della Regione Abruzzo". G.P.
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