RAIANO - A fianco del progetto del centro, si è partiti da subito con un concorso aperto alle scuole medie superiori d’Abruzzo su un tema “inedito”: Croce l’uomo. Lo spiegano Giuliano Commito e Francesca Di Giulio, due giovani studiosi locali: “Fino ad ora si è tanto parlato di Croce il filosofo e lo storico. Raiano – aggiungono – è stato testimone di un altro aspetto della vita del filosofo: quello umano. E’ bene che l’Abruzzo conosca anche questo aspetto di uno dei personaggi importanti della cultura di questa regione”. Oggi 2 Marzo la premiazione dei saggi che gli alunni delle scuole dei licei classici di Chieti, Teramo e Sulmona e dei licei scientifici di Avezzano e Lanciano hanno redatto, premiazione realizzata con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Pratola Peligna.Era presente la bibliotecaria ed archivista della Fondazione Croce di Napoli, professoressa Teresa Leo. Erano inoltre presenti, insieme al sindaco di Raiano Marco Moca, i colleghi di Pescasseroli e Montenerodomo.
“Il nostro obiettivo – dicono in coro i tre primi cittadini – è quello di realizzare nel tempo un “Parco letterario crociano”, che unisca le iniziative in atto nei tre paesi in una proposta culturale unitaria forte che diventi polo di attrazione turistico culturale di primordine”.
Le iniziative intorno al personaggio Croce sono ormai numerose. Dal Premio Nazionale di Cultura benedetto Croce di Pescasseroli; al rilancio dell’immagine di Palazzo Sipari; all’eredità culturale del binomio Croce/De Thomasis a Montenerodomo; agli studi del rapporto tra Croce e Raffaele Mattioli a Vasto. In questo quadro Raiano, custode della “pagina umana” della vita del filosofo, ambisce ad occupare un posto di rilievo.
Il gruppo dei ragazzi del Liceo Scientifico “Vitruvio Pollione” di Avezzano (Domitilla Alfonsi, Azzurra Bisciardi, Claudia Di Renzo, Linda Frigioni ed Ilaria Masciarelli), con il lavoro “Benedetto Croce e le metamorfosi della natura”, ha vinto il primo concorso “Benedetto Croce: il filosofo, l’uomo, la natura”, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Raiano.
I restanti cinque elaborati sono stati classificati a pari merito al secondo posto: Il Liceo Classico 2Ovidio di Sulmona (Sara Terracciano, Elena Ciccarelli, Claudia Sclocchia, Alessandra Pace, Raffaella Falce, Ilenya Saccoccia ed Alberto Angelone); il Liceo Classico G.B. Vico di Chieti (Lorenzo Di Cesare e Filippo Martini); Il Liceo Scientifico Galilei di Lanciano (Erica Gismondi, Alessandra Mergiotti ed Eleonora Troilo), il Liceo Classico Melchiorre Delfico di Teramo.
“Un grande successo – è il commento del Sindaco Marco Moca – che ci spinge ad andare avanti nella valorizzazione del giacimento culturale rappresentato dalla presenza di Benedetto Croce a Raiano tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900”.
Nel corso della manifestazione sono stati mostrati numerosi documenti rinvenuti in casa Sagaria Rossi e messi a disposizione da Camillo Sagaria, che custodisce la memoria della presenza crociana a Raiano. Altri ce ne sono e saranno il nucleo sul quale nascerà il “Centro di documentazione” che è l’obiettivo finale del lavoro che i raianesi hanno intrapreso. Al quale è giunto il consenso della Fondazione Benedetto Croce di Napoli rappresentata a Raiano dall’archivista e bibliotecaria Teresa Leo che ha visitato la casa che ospitò il filosofo.
Presenti anche gli amministratori di Pescasseroli ed il sindaco di Montenerodomo con un messaggio. I tre paesi hanno dato il loro assenso all’avvio del progetto di “Parco Letterario Crociano”, che metterà in rete tutte le iniziative in atto nei tre paesi. A partire dal Premio nazionale di Cultura Benedetto Croce di Pescasseroli nel cui comitato organizzatore, su proposta dell’assessore Pistilli, entreranno rappresentanti degli altri due comuni che conservano le vestigia culturali e la memoria del grande filosofo.
La seconda edizione, che si terrà nel 2020, vedrà raddoppiate il numero delle scuole partecipanti.
Benedetto Croce nacque a Pescasseroli, nel Palazzo Sipari, dove abitava la famiglia materna. Poi c’è Montenerodomo, in provincia di Chieti, da cui proviene la famiglia paterna. Ma c’è un terzo paese “crociano” in Abruzzo: Raiano. Nel centro della Valle Peligna, Croce trascorse l’estate per venti anni, dal 1893 al 1913, ospite della famiglia Sagaria/Rossi. La ragione della frequentazione raianese del filosofo risiede nel legame che lo unì per tanto tempo ad Angelina Zampanelli, la donna della sua vita prima che si legasse alla madre delle sue tre figlie. Nata nel 1870, romagnola, originaria di Savignano, in provincia di Forlì, ma imparentata con la famiglia Rossi, viene descritta come una donna forte e di grande intelligenza. Fu lei che aiutò Croce a superare il trauma della perdita dei famigliari nel terremoto di Casamicciola e, per tutti e venti gli anni, fu la sua musa ispiratrice. Secondo lo storico Francesco Barbagallo, che tratta la storia dell’affetto che legò Croce alla Zampanelli nel libro “Napoli Belle Epoque” (Laterza 2016), gli anni della frequentazione raianese tra i due giovani furono quelli più fecondi nella produzione storico/filosofica di Croce.
Sono di quegli anni, infatti, i primi abbozzi della teoria della storia, la ricerca sulla Logica e l’Estetica. Furono inoltre numerosi gli episodi decisivi nella vita del filosofo legati alla sua permanenza a Raiano. Come la nomina a senatore del Regno d’Italia (i legati di Re Umberto I vennero nel centro peligno ad annunciargli la nomina). La firma del contratto con la Casa Editrice Laterza per la produzione della collana “Scrittori dell’Italia unita”. Partì da Raiano per recarsi a Pescasseroli a pronunciare il famoso “Discorso agli amici di Pescasseroli”, nel quale confidò ai presenti il suo “sentirsi abruzzese”. A Raiano Croce seppe apprezzare, nelle lunghe passeggiate estive, la natura circostante e le bellezze archeologiche ed architettoniche come la basilica corfiniese di San Pelino. Tutte riflessioni contenute in decine di lettere ai corrispondenti più cari ed in appunti che, a giudizio di studiosi raianesi e non, sono ancora conservati in qualche angolo della grande casa Sagaria/Rossi, che ancora spicca nel tessuto urbano ottocentesco che caratterizza il centro storico di Raiano. E’ da questa storia, per troppo tempo tenuta quasi nascosta dai biografi del grande filosofo, che è nata l’idea dell’Amministrazione Comunale di Raiano di affidare ad un gruppo di lavoro la costruzione di un “Centro di documentazione” sulla produzione letteraria di Croce negli anni della permanenza raianese. Nel futuro verranno raccolte, secondo il progetto predisposto dal gruppo di lavoro, i documenti che via via verranno alla luce, che saranno messi a disposizione di studiosi e studenti per ricerche e tesi di laurea.
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