SECINARO- "Spegnere gli incendi non è da tutti. È un'attività ad alto rischio. I volontari sono equiparati ai lavoratori sul luogo di lavoro. Questo dice la legge. Così pure la legge impone i piani di protezione civile con la prevenzione. Non si può permettere di andare sul fuoco a tutti indistintamente. Al fuoco ci si prepara quando non c'è. Tanti fattori negativi coincidenti di questo 2017, siccità eccezionale, ecocriminalità, riforma Madia, scarsa cultura di protezione civile e in certi casi assoluta mancanza di prevenzione a partire da livelli comunali e dai parchi.
Non siamo una comunità resiliente. Negli anni '70, '80, quando a fare i rimboschimenti e le manutenzioni dei boschi chiamavano i cittadini, le montagne erano presidiate, mantenute e lavoro per tutti. Era un modo intelligente di prevenire, salvaguardare l'mbiente e combattere la disoccupazione. In estate c'erano zero incendi o come casi eccezionali. Purtroppo se la gente deve intervenire ancora spontaneamente alla bisogna, senza formazione e sicurezza, siamo fermi ancora al dopoguerra".
Giovanni Pizzocchia
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