SULMONA - "Il Comitato a salvaguardia del Punto Nascita di Sulmona ha notificato ieri sera all'Assessore Paolucci una diffida stragiudiziale.Prima che si aprisse presso la sede della Comunità Montana Peligna a Sulmona la riunione del PD Peligno dedicata al futuro della Sanità abruzzese, Luigi La Civita e Alessandro Lucci, hanno prima illustrato nel merito le motivazioni della diffida e poi consegnato all'Assessore Silvio Paolucci la diffida stragiudiziale
che nei prossimi giorni sarà notificata anche al Presidente della Regione Abruzzo, nonchè Commissario ad Acta per la Sanità della Regione Abruzzo, al CPNR, al CPNN, all'AGENAS e al manager della ASL n.1.I due consiglieri comunali nonostante le rassicurazioni avute dall'Assessore Paolucci sulla prospettiva del Punto Nascita di Sulmona, hanno nuovamente richiesto immediati investimenti sulle unità operative di ginecologia ed ostetricia, rimarcando che alla deroga devono ora necessariamente seguire azioni materiali sui reparti che rilancino nella sostanza le attività del reparto ospedaliero. Sulmona non abbesserà la guardia".
IL PORATAVOCE
Arch. Luigi La Civita
DIFFIDA STRAGIUDIZIALE
I Signori Luigi La Civita, nato il 01.11.1969 in Sulmona (AQ) e Alessandro Lucci, nato il 03.05.1976 in Sulmona (AQ), quali rappresentanti del Comitato per la salvaguardia del Punto Nascita di Sulmona, nonchè nella loro qualità di Consiglieri Comunali del Comune di Sulmona ivi domiciliati ai fini del presente atto presso la Casa Comunale di Via Mazara
VISTA
⦁ La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che all’art. 25, comma 2, dichiara: “La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza”;
⦁ La Carta Costituzionale della Repubblica Italiana che all’art. 32 afferma: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”;
⦁ La Convenzione sui diritti dell’infanzia che all’art. 24, comma 4 impegna gli Stati a “Garantire appropriate cure mediche alle madri in stato di gravidanza”;
ESAMINATO
il Decreto Interministeriale concernente la “Definizione degli Standard Qualitativi, Strutturali, Tecnologici e Quantitativi Relativi all’Assistenza Ospedaliera” in attuazione dell’art. 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n.311 e dell’art. 15, comma 13, lettera c del decreto legge 6 luglio 2012, n.95 convertito con modificazione dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
PREMESSO CHE:
⦁ con Decreto Commissariale N° 10/2015 dell’11 febbraio 2015 il Presidente pro-tempore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nonché Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro dei disavanzi del Settore Sanitario della Regione Abruzzo -sostenuto dalla collaborazione esperta del Dott. Zuccatelli quale SubCommissario- prende atto e demanda ai Managers delle ASL di riferimento di dare seguito a quanto stabilito nel documento redatto dal Comitato Percorso Nascita Regionale (CPNR), ovvero alla redazione di un crono programma che avvii la chiusura di 4 Punti Nascita regionali, tra cui quello di Sulmona;
⦁ il Decreto Commissariale n°10 recepisce il Documento elaborato dal CPNR che contiene una serie di affermazioni sulla Sicurezza del percorso nascita del tutto disancorate sia dagli scientifici criteri di definizione del livello di sicurezza (stabilito come requisito minimo) sia dal compito di “riorganizzazione” assegnato dalla Conferenza Unificata Stato Regione del 16 Ottobre 2010 che definisce le linee guida oltre che per la promozione della qualità sicurezza dei Punti Nascita anche sull’appropriatezza degli interventi assistenziali del percorso nascita ma soprattutto ha come scopo la riduzione del parto cesareo;
⦁ il documento elaborato dal CPNR non realizza una reale riorganizzazione dell’esistente rete di punti nascita (del tutto squilibrata rispetto alla situazione territoriale esistente) ma compie un taglio lineare su di una prospettiva avulsa dalle essenziali e valutabili peculiari situazioni territoriali da porre a base di una possibile, prevista ed ammissibile deroga alla chiusura per termini di orografia e rugosità del territorio, meteo climatologia e vetustà della rete viaria, che caratterizzano in particolar modo il territorio del Centro Abruzzo afferente il Punto Nascita del Presidio Ospedaliero del SS Annunziata;
⦁ il dispositivo di legge prevede che la “riorganizzazione” delle allocazioni dei Punti Nascita sia eseguita in funzione della riduzione del parto cesareo facendo particolare attenzione oltre che al numero di parti anche alle particolari esigenze del diritto alla salute, del diritto al godimento equo del servizio sanitario nazionale;
⦁ l'Accordo Stato – Regioni del 16.12.2010, al punto 9.2.2., contempla la possibilità che rimangano aperti Punti Nascita con afflusso di parti inferiori a 500/1000 unità se insistenti in territorio montano e con difficoltà di percorrenza viaria e di collegamenti;
⦁ sugli stessi presupposti il Ministro della Salute Lorenzin ha emanato decreti in deroga per esempio sia per la Regione Toscana e, da ultimo per il Trentino Alto Adige;
⦁ che la soppressione del punto nascite di Sulmona comporterà la programmata chirurgizzazione pre - termine di tutti parti previsti nel bacino territoriale dell'Ospedale SS. Annunziata di Sulmona contravvenendo di fatto allo spirito della norma ispiratrice la riforma con significative modificazioni dello stile di vita, della concezione del momento del parto, con conseguente aumento dei costi di spesa sanitaria e dei nuclei familiari;
RILEVANDO CHE AGENAS con nota del 30 Aprile 2015 prot 3698 osserva che:
⦁ “la riorganizzazione prevista dalla Regione Abruzzo prevede 3 Unità Operative di Ostetricia di secondo livello (AQ, CH, PE) con annesse 3 Unità Operative di Terapia Intensiva Neonatale e 5 Unità Operative di Ostetricia di II livello (Avezzano, Lanciano, Vasto, Teramo e San Omero)”;
⦁ l’Accordo preso in Conferenza Stato Regione del 16 dicembre 2010 per le Unità di Ostetricia di II livello prevede, tra gli standard “un bacino di utenza complessivo delle strutture di I Livello afferenti, corrispondente ad almeno 5000 parti/anno”;
⦁ Il Regolamento di cui all’Accordo Stato Regioni del 13 Gennaio 2015 prevede per le UO di Terapia Intensiva Neonatali (TIN) un bacino di utenza di 600/1.200mila;
⦁ conclusivamente, AGENAS, rileva all’Assessore alla Programmazione Sanitaria Silvio PAOLUCCI, che “da un’analisi dei contenuti del documento” di riorganizzazione dei Punti Nascita Regionali –Attuazione punto 8 Linee di Azione di cui all’Accordo Stato Regioni del 16 Dicembre 2010 –“si evince che la Regione con 10.256 nati nel 2013, trova giusto dimensionamento in massimo 2 UO di Ostetricia di II livello, con un massimo di 2 UO di Terapia Intensiva Neonatale”;
⦁ “pertanto, è opportuno che la Regione riconduca a tale dimensionamento e l’esatta allocazione delle TIN”;
EVIDENZIANDO CHE AGENAS con nota di del 30 Aprile 2015 prot 3698 osserva che:
⦁ “sarebbe opportuno che la regione fornisse una precisa definizione dei requisiti, delle dotazioni organiche e strumentali, nonché dei tempi previsti per “l’attivazione e la messa a regime dello STEN e STAM secondo le procedura del Decreto 11/2013””;
SOTTOLINEANDO CHE AGENAS con nota del 30 Aprile 2015 prot 3698 impone che:
⦁ solo “A REGIME, LA RIORGANIZZAZIONE PREVEDE LA DISATTIVAZIONE DI 4 PUNTI NASCITA (SULMONA, Ortona, Penne,Atri) …”
RILEVANDO CHE nel paragrafo “analisi copertura delle percorrenze” della nota 30 Aprile 2015 di AGENAS:
⦁ l’eliminazione del Punto Nascita presso il Presidio Ospedaliero della SS.Annunziata di Sulmona pur non definita, ma solo supposta e dichiarata non in sicurezza, non può vedere deviati ed indirizzati i flussi di percorso nascita verso strutture Ospedaliere di sicurezza inferiore a quella massima che sono assegnate a Strutture Ospedaliere con sicurezza corrispondente al II Livello, dotate di TIN, motivo per cui non può essere assolutamente considerata l‘opzione Avezzano caratterizzata da classe I;
⦁ l’analisi di percorrenza -preteso l’errato dato di indirizzamento verso Ospedali di livello II con TIN- assume falsamente che vi sia un maggioranza di comuni odiernamente afferenti il PN di Sulmona con tempi di percorrenza tra 30/90 minuti, “con solo comuni montani cui porre maggiore attenzione”. (la definizione di comune montano è quella relativa alla appartenenza alle dismesse Comunità Montane: per cui i comuni del Centro Abruzzo, tranne, Pratola Peligna, Sulmona,Corfinio, Raiano e Vittorito sono TUTTI montani)
⦁ l’analisi di percorrenza è evidentemente effettuata su carta ovvero in assenza di esperienza quotidiana e in sconoscenza della situazione della rete viaria locale -caratterizzata per la maggior parte da strade di montagna di stretta sezione, elevata pendenza, limiti di velocità per lunghi tratti inferiori a 50Km orari con curve continue e ripetuti tornanti, con tratti in valli profonde e poco assolate, con perdurante presenza di ghiaccio in inverno ovvero brinature e galaverna, con necessità di superamento di valichi e passi- assegna parametri e coefficienti sottostimati e, sicuramente non considera l’allungamento dei tempi per effetto dei rallentamenti imposti dalla viabilità e dalla meteoclimatica della stagione fredda (novembre - marzo).
⦁ In via difensiva e precauzionale, la stessa AGENAS ritiene di “rafforzare il suddetto territorio tramite un’interazione con il 118 anche attraverso l’istituzione di una elisuperficie adatta al volo notturno al fine di determinare azioni di rendez-vous con i mezzi di terra… con l’istituzione di una elisuperficie h24 afferente il presidio di Sulmona “;
⦁ la immobilizzazione su barella di elisoccorso della gestante in travaglio non è tecnica scientificamente e proceduralmente ammessa dal settore medico e può facilmente tradursi in trattamento disumano della paziente costretta a mezzi di ritenzione impropri nel suo stato di gravidanza e ad affrontare trasferimenti aerei anche in orario notturno ed in condizioni climatiche avverse.
RICORDANDO CHE la Regione Abruzzo nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPFER) 2015-2017 nel paragrafo 3.2 titolato “CONSUMO DEL SUOLO E GESTIONE DEL TERRITORIO” :
⦁ aderisce alla Strategia Nazionale per le Aree Interne svantaggiate che prevede, tra l’altro, di assicurare a queste aree e quindi anche al Centro Abruzzo livelli adeguati di servizi essenziali (salute, istruzione e mobilità);
⦁ punta sull'investimento nei territori, attraverso la ristrutturazione dell'esistente e la riqualificazione dei sistemi insediativi e produttivi.
TENUTO CONTO CHE:
- il Punto Nascita del Presidio Ospedaliero SS Annunziata, viene utilizzato dalle gestanti Pratola Peligna, Sulmona, Castel di Sangro, Raiano, Introdacqua, Scanno, Roccaraso, Pettorano sul Gizio, Pacentro, Ateleta, Pescocostanzo, Bugnara, Corfinio, Gagliano Aterno Castelvecchio Subequo, Prezza, Vittorito, Campo di Giove, Alfedena, Barrea, Roccacasale, Rivisondoli, Villetta Barrea, Scontrone, Villalago, Goriano Sicoli, Opi, Molina Aterno, Secinaro, Anversa degli Abruzzi, Castel di Ieri, Civitella Alfedena, Cansano, Cocullo, Rocca Pia;
- che per esempio Sulmona, Pratola Peligna, Pettorano sul Gizio e Raccacasale sono stati molto sensibili alla problematica fino ad assumere delibere consiliari; Pertanto
- gli esponenti, quali rappresentanti del Comitato per la salvaguardia del Punto Nascita di Sulmona, nonchè nella loro qualità di consiglieri comunali;
Richiamate le premesse di cui sopra ed alla luce delle considerazioni esposte, e soprattutto ALLA LUCE DEL PRINCIPIO DE PRECAUZIONE -cardine della normazione europea e nazionale in tema di sicurezza alla persona- CHE DEVE sovrintendere ogni attivita amministrativa ed organizzativa dei pubblici uffici specie in ambito di riorganizzazione del servizio sanitario nazionale e della conseguente programmazione regionale DIFFIDANO:
· IL PRESIDENTE DI REGIONE ABRUZZO;
· IL COMMISSARIO AD ACTA PER LA SANITÀ DI REGIONE ABRUZZO;
· L’ASSESSORE ALLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA DI REGIONE ABRUZZO;
· IL CPN Regionale;
· IL CPN Nazionale;
· AGENAS;
· MANAGER DELLA ASL n.1;
AFFINCHE', APPRONTANDO ADEGUATI STRUMENTI DI CONCERTAZIONE IN VIA PRELIMINARE VENGA RAGGIUNTO L’OBIETTIVO DI SALVAGUARDIA DEL PUNTO NASCITA PRESSO PRESIDIO OSPEDALIERO SS. ANNUNZIATA DI SULMONA CON IL REINSERIMENTO DELLO STESSO NELL'ALLEGATO AL DECRETO COMMISSARIALE n.10/2015 - tabella 8 - ED IN VIA PROGRAMMATICA SE NE PROGETTI IL RILANCIO, LA RIORGANIZZAZIONE ED IL POTENZIAMENTO MEDIANTE ALLOCAZIONE DI PARTITE DI INVESTIMENTI SULL’UNITÀ OPERATIVA DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA ESISTENTE SIA IN TERMINI DI PERSONALE CHE DI STRUMENTAZIONE CHE DI IMPLEMENTAZIONE DELLE PRATICHE MEDICALI E DELLE BEST PRATICS CORRENTI;
e comunque, sottolineando che AGENAS, con nota del 30 Aprile 2015, prot 3698, impone che solo “A REGIME, LA RIORGANIZZAZIONE PREVEDE LA DISATTIVAZIONE DI 4 PUNTI NASCITA (SULMONA, Ortona, Penne, Atri) …”, rimanda ogni determinazione circa la chiusura del Punto Nascita presso il Presidio Ospedaliero SS Annunziata di Sulmona a seguito:
A. delle decisioni imposte da AGENAS da prendersi in merito all’imposto nuovo dimensionamento in massimo 2 UO di Ostetricia di II livello, con un massimo di 2 UO di Terapia Intensiva Neonatale -ovvero prevedendo la chiusura di reparti nei presidi di II livello da definirsi in L’Aquila, Chieti o Pescara- dipendendo da queste scelte l’indirizzamento del percorso nascita in sicurezza delle partorienti del Centro Abruzzo derivante dalla chiusura dell’esistente;
B. della richiesta imposta da AGENAS di “definizione dei requisiti, delle dotazioni organiche e strumentali, nonché dei tempi previsti per “l’attivazione e la messa a regime dello STEN e STAM secondo le procedura del Decreto 11/2013””;
C. della realizzazione in capo alla responsabilità della ASL 1 di ogni azione utile, necessaria e di legge per la realizzazione, attrezzamento, dotazione e strutturazione “di una elisuperficie h24 afferente il presidio di Sulmona“
CONSEGUENTEMENTE DIFFIDANO:
· IL PRESIDENTE DI REGIONE ABRUZZO;
· IL COMMISSARIO AD ACTA PER LA SANITÀ DI REGIONE ABRUZZO L’ASSESSORE ALLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA DI REGIONE ABRUZZO;
· IL CPNR;
· IL CPNN;
· L' AGENAS;
· IL MANAGER ASL 1;
ALL’ATTIVAZIONE PRELIMINARE DELLE PRESCRIZIONI PREVISTE DA AGENAS DI CUI ALLE LETTERE A, B, E, C, DI QUESTO DOCUMENTO PONENDOLI IN MORA PER OGNI AZIONE DI SOPPRESSIONE DEL PUNTO NASCITA CHE, IN DIFETTO, PONGA IN ESSERE CONDIZIONI DI MAGGIORE RISCHIO PER LA GESTANTE/MADRE E FETO/NEONATO SOMMANDO AL RISCHIO PROPRIO DEL PARTO, IL MAGGIORE RISCHIO LEGATO AL TRASFERIMENTO STRADALE, OVVERO AD UN VOLO NOTTURNO IN CONDIZIONI METEO AVVERSE TIPICHE DELL’AMBIENTE MONTANO DEL TERRITORIO DEL CENTRO ABRUZZO.
Che nel frattempo essendo il Punto Nascita soggetto a deroga da paventata soppressione, venga in concreto e con sollecitudine ricondotto in condizioni di operatività piena ed efficiente con allocazione di risorse umane per rispetto dei turni di riposo come attualmente previsto dalla norma in vigore, di dotazione attrezzature ed impianti, locali adeguati anche sotto il profilo di sicurezza sismica al fine di garantirne la sicurezza funzionale degli operatori, delle pazienti e dei nascituri.
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Sulmona, 2 dicembre 2015
Luigi La Civita Alessandro Lucci