SULMONA - "Il decadimento della sanità a Sulmona e in Centro Abruzzo è ormai sotto l’occhio di tutti.Alla luce dell’ultima disposizione della Direzione della Asl che sancisce la chiusura del Punto nascita dal 31/10/2015, è evidente che la sanità del nostro territorio è stata considerata stanza di compensazione nella programmazione sanitaria, negli investimenti in tecnologie e nell’adeguamento degli organici del personale con particolare riferimento al personale medico apicale.La Fp Cgil e le RSU Cgil della sanità ribadiscono con forza il NO ALLA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITA DELL’OSPEDALE DI SULMONA.
E’ inaccettabile la sua chiusura che non tiene conto del diritto alla salute e alla nascita, ma che risponde unicamente a logiche matematiche in termini di spesa e a logiche politiche della regione Abruzzo che, pur di rientrare dal “commissariamento” , taglia linearmente servizi ai cittadini anche in territori orograficamente complessi come il Centro Abruzzo.
Perché non sono stati fatti investimenti in tecnologia e in risorse umane?
Perché il punto nascita non è stato polo di attrazione per le partorienti?
Perché è stato lasciato morire senza introdurre elementi e politiche di rilancio e potenziamento?
Appare del tutto evidente che, oltre alle responsabilità della politica a tutti i livelli, vi è una responsabilità della Direzione generale della Asl che non è riuscita ( … non ha voluto?...) porre la necessaria attenzione all’esigenza di potenziamento, rinnovamento e rilancio del reparto che, da alcuni anni ed in particolare sotto la gestione del DG, Silveri, è entrato in una fase di profonda sofferenza , di crisi strutturale e di immagine (nessuna delle richieste avanzate è stata mai riscontrata, dalla nomina del Primario al trasferimento del reparto nella nuova ala ospedaliera, dall richiesta di attivazione della parto analgesia alla Casa parto Intraospedaliera ecc…).
Il 31 ottobre 2015, come deciso dalla Asl, il reparto chiuderà. Fp Cgil e Rsu Cgil sanità pongono tre domande al DG Silveri:
1) Il pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona è idoneo e strutturato per garantire l’emergenza ostetrica alle partorienti e al nascituro?
2) Sarà operativo il servizio di Elisoccorso per 24 ore come previsto dalle prescrizioni di Agenas?
3) E’ previsto il trasporto in Elisoccorso della donna in travaglio attivo?
4) La rete Stam e Sten, usurpata dalla Regione Abruzzo, puo’ essere applicata quando non esiste una Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia ?( lo Stam e lo Sten vanno applicati da un 1° livello ad un 2° livello).
5) Con quale organizzazione e quindi con quali mezzi e con quale personale si garantiranno sicurezza, appropriatezza, efficienza e professionalità?
Fp Cgil e Rsu Cgil sanità chiamano alla mobilitazione e all’azione unitaria tutti i soggetti del territorio e rivolgono un invito al sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli ad intraprendere azioni forti ed eclatanti finanche a rassegnare le proprie dimissioni perché è evidente che alle promesse di D’Alfonso e Paolucci, per la nostra città, sono seguite solo mortificazioni e chiusure di servizi sanitari".
Fp Cgil e Rsu Cgil sanità
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