il cranio collassato, le braccia distese lungo il corpo e le gambe parallele, accompagnato da due fibulae in ferro sul petto e con frammenti sparsi di ciotole d'impasto locale. Elementi del corredo funebre che lasciano ipotizzare l'origine sannita della tomba, considerata anche la stretta vicinanza con la necropoli di Campo Consolino e l'insediamento della valle del Curino presso Alfedena.
Il ritrovamento ha immediatamente destato l'interesse dell'amministrazione comunale di Scontrone, che si è attivata in sinergia con la Sopraintendenza e il Comando dei Carabinieri di Alfedena per favorire le operazioni di scavo preliminare e che guarda con attenzione alle potenziali implicazioni di questo primo ritrovamento.«Il ritrovamento della sepoltura - osserva Erika Iacobucci, archeologa, consigliere con delega alla cultura del Comune di Scontrone - desta grande curiosità ed attenzione. Occorre considerare la tomba nel quadro dell'ambiente circostante, quello abitato da genti preromane, che in assenza di documenti scritti riemergono in luce attraverso lo studio delle sepolture. Non escludiamo la presenza di altre tombe nella stessa zona».«L'attenzione che l'amministrazione comunale ha riservato al proprio patrimonio culturale - commenta il sindaco di Scontrone, Ileana Schipani - è stata ed è massima. Questa scoperta, su cui attendiamo di conoscere ulteriori elementi, potrebbe avere un valore straordinario. Per questo l'amministrazione sosterrà tutto il percorso di verifica, di studio e di tutela».