Vedremo se la lezione sarà servita a qualcosa”. Alessandro Lucci si è presentato all’incontro con alcune domande cercate in giro e dai social network in base a quello che i cittadini normalmente chiedono. Il dibattito si è fermato però alla prima domanda in quanto ha generato una lunga discussione. La domanda è stata: “Perché all’ingresso di Sulmona c’è il cartello che indica la città d’arte?”. A rispondere nel ruolo di professori Maria Grazia Del Cimmuto, Carlo Maria Speranza, Catia Di Nisio e Tommaso Paolini. Sono emersi contributi notevoli da ognuno di loro.
Tommaso Paolini ha sottolineato che ci vorrebbe anche il cartello Sulmona città dei parchi, Maria Grazia Del Cimmuto è intervenuta sulla tutela del centro storico, Carlo Maria Speranza ha indicato come non far crollare le case e se devono crollare quanto tempo ci vuole, Catia Di Nisio si è soffermata sulla profondità della terra. “Ciò vuol dire – ha spiegato Lucci – che per affrontare gli argomenti bisogna andare in profondità e non restare in superficie. A questo è servita la lezione”. Il consigliere Lucci ha spiegato che questi incontri nascono dalla necessità di far capire che Sbic è un gruppo ben organizzato. “Io sono solo il portavoce di una ventina di persone e professionisti vari che vogliono dimostrare di essere pieni di vitalità”.
D – Consigliere Lucci si sente pronto per l’interrogazione e per gli esami di maturità civica?
R – “Sì anche se mi hanno insegnato una cosa fondamentale: tutti noi sappiamo benissimo di non sapere. Ciò significa che non si finisce mai di imparare”.
Alessandro Lucci annuncia che il prossimo incontro di Sbic prenderà spunto dal format di Quelli che il calcio, dove gli spettatori guardano cose diverse, e si chiamerà Quelli che…Chiedetelo al Sindaco: “Rivedremo una puntata della trasmissione di Onda Tv con Peppino Ranalli per commentare quello il sindaco dirà e le domande che riceverà dai cittadini”.