Il tema dei gemelli ha incontrato fin dall’antichità grande fortuna in ogni campo. Se nella mitologia essi incarnavano un prodigio della natura ed erano portatori di un significato simbolico, nella letteratura si ritrovano ad assumere una connotazione prevalentemente comica attraverso equivoci, scambi di persona, riconoscimenti. Il teatro poi ha sempre sfruttato e continua ad usare gli sdoppiamenti per creare molteplici equivoci sulla scena.
Tra i primi a utilizzare sapientemente questi spunti è lo scrittore latino Plauto con la commedia intitolata Menecmi imperniata sulle avventure di due fratelli gemelli, separati fin da piccoli, chiamati nello stesso modo e protagonisti di straordinarie peripezie. Medesimo successo acquistarono a distanza di secoli dapprima Shakespeare con “La commedia degli errori”, poi Goldoni con “I due gemelli veneziani”, per tacere di altre opere “minori”.
Appuntamento quindi sabato 28 febbraio alle ore 21, per trascorrere due ore in allegria con Mario Ballatore, Francesco Diana, Nicola Di Benedetto, Paola Federico, Lucia Cipollone, Roberto Carrozzo, Emiliana Manna, Eleonora Carrozzo, Stefania Nardulli e Anselmo Colarossi.
Regia di Roberto Carrozzo; scenografie di Roberto Giammarco; tecnico luci e suono: Alessandro Di Santo; trucco e parrucco: Caterina Giammarco; costumi: Emiliana Manna, Fabiola Di Nicola, Lucia Fossati e Beatrice Ricottilli; fotografia e grafica: Paolo Di Menna
