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sabato 1 novembre 2014

AFFIDAMENTO IN HOUSE AL COGESA SALTATO, SOLO CINQUE GIORNI DI PROROGA PER LE COOPERATIVE



(video)
SULMONA -"Quello che accaduto ieri è da definire come una bomba ad orologeria che non ci aspettavamo dopo le indicazioni del segretario generale Federico Cuccolini e del responsabile dell'area legale  Guido Blandini i quali avevano sostenuto che la procedura che stavamo affrontando per l'affidamento in house al Cogesa era legittima". Lo ha affermato il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli che in una conferenza stampa questa mattina ha addossato le responsabilità al dirigente e alla responsabile dell'ufficio ambiente  che "hanno fatto tutto di iniziativa loro andando contro la volontà dell'amministrazione comunale e, ripeto, del segretario e dell'ufficio legale".
La bomba ad orologeria è stata innescata dai due ricorsi della Undis e dell'Am Consorzio arrivati nell'ultimo giorno "proprio per non far partire il servizio". Ha aggiunto il sindaco Ranalli, rivolto anche ai lavoratori che hanno dato sfogo a tutta la loro rabbia.Dopo i due ricorsi il problema è sorto sull'interpretazione della norma del codice degli appalti. Il settore ambiente non si è voluto assumere le responsabilità
scatenando la reazione del sindaco Ranalli, anche quando stamane aprendo la porta del suo ufficio, per la conferenza stampa, ha trovato per terra la determina dirigenziale del settore ambiente per comunicare la proroga del servizio all'Am Consorzio per soli cinque giorni. "Un'ulteriore atto di grave scorrettezza – ha detto Ranalli – perché le comunicazioni non vanno fatte in questa maniera"ha sottolineato il sindaco. Vivono nell'incertezza i lavoratori delle cooperative perché non sanno quello che accadrà dopo i cinque giorni di proroga. "Chi ci pagherà e quando"hanno detto intervenendo diverse volte in conferenza stampa. Cosa accadrà per loro tra cinque giorni? "Non intendo modificare le procedure per colpa di altri che hanno provocato il danno". Ha affermato Ranalli che poi rivolto ai lavoratori ha aggiunto "a casa sicuramente non ci andrete". La conferenza stampa è stata caratterizzata da momenti di tensione e di preoccupazione anche per l'eventuale risarcimento danni che il Cogesa potrebbe richiedere per la mancata attivazione del servizio. Solo il Tar adesso dirà chi ha ragione tra il sindaco e la dirigenza del settore ambiente.