un Festival musicale che spazia dalla polifonia sacra e profana al barocco, da Georg Friedrich Händel a Johann Sebastian Bach, allo stile impressionistico della musica d’ambiente di Erik Satie, al minimalismo delle composizioni di Wim Mertens fino alla fusione con le sonorità del jazz.
La rassegna è patrocinata dal Comune di Campo di Giove in collaborazione con la Pro Loco. Ad ospitare i concerti, tutti gratuiti e con inizio alle 21.30, sarà la Chiesa di Sant’Eustachio.
La direzione artistica della rassegna musicale è affidata, anche quest’anno, al violinista romano Giorgio Sasso, talento conosciuto in tutto il mondo.
“Con la seconda edizione del Festival anno – spiega Giorgio Sasso – vogliamo continuare il percorso intrapreso lo scorso anno contribuendo ad arricchire la proposta delle numerose e variegate manifestazioni estive rivolte ai cittadini di Campo di Giove e ai numerosi turisti. La musica è da sempre l’occasione che supera ogni barriera, il linguaggio che unisce e aggrega, veicolo di idee e valori, condivisioni di esperienze, conforto e gioia per chi l’ascolta.”
Il 2 agosto con “Salon Musik a Napoli fra sette e ottocento” Giorgio Sasso con Stefano Cardi condurranno il pubblico in una sorta di viaggio nella musica da salotto composta tra la fine del settecento e i primi dell’ottocento. Un genere troppo spesso dimenticato per essere stato fagocitato dalle fascinazioni del tardo barocco e i fasti del nascente melodramma.
Il 3 agosto con “Canzoni d’autore” Fabrizio Siciliano e Daniela Troilo si esibiranno in alcune delle più belle canzoni che autori come Carlos Gardel, Umberto Bindi, Luigi Tenco ed altri hanno composto nel secolo scorso.
Il 9 agosto Luca Signorini con “Bach per violoncello solo” presenterà tre delle sei suites che Johann Sebastian Bach scrisse proprio per questo strumento. Un’occasione per ascoltare dal vivo quello che Signorini ha di recente trasferito su un album/cd.
Il 13 agosto, infine, la chiusura del Festival con il trio composto da Gabriele Mirabassi al clarinetto, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e da Luca Mannutza al pianoforte. Tre autentici fuoriclasse del jazz contemporaneo che attraverseranno con competente leggerezza molti degli ambiti più evocativi della musica contemporanea.