
"E allora, siamo nostro malgrado costretti a ribadire che il ministero delle Finanze con una nota del 19 maggio ha consentito il pagamento della Tasi in due rate, una a settembre, poi divenuta in via definitiva a ottobre, e l’altra a dicembre, per quei Comuni che avessero deliberato dopo il 23 di maggio. Sindaco e assessore, con l’avallo della maggioranza ed ora dell’intera giunta, dimostrano di non avere il senso della vergogna e, perseverando nella bugia, a palazzo san Francesco, la stanno istituzionalizzando. Per continuare a sostenerla, infatti, tentano maldestramente di spostare l’oggetto della critica su questioni che non sono mai state tirate in ballo: i lavori in commissione e le detrazioni Tasi. Argomenti che nulla hanno a che vedere con le date di scadenze del pagamento della tassa. Ranalli se ne faccia una ragione: la sua sconsiderata ostinazione a voler deliberare la Tasi il 23 maggio, quando avrebbe potuto tranquillamente farlo il 26 come gli avevamo suggerito, ha imposto un ulteriore sacrificio ai cittadini. Oggi, che anche a chi non possiede una laurea in economia e commercio, è chiara la vessazione immotivata operata dal sindaco Ranalli e dalla sua maggioranza, a palazzo san Francesco, continuano ottusamente a non volerlo riconoscere. Solo i saccenti non ammettono l’errore".
I consiglieri comunali
Mimmo Di Benedetto
Gianfranco Di Piero
Luigi La Civita
Alessandro Lucci