
Il detenuto, piantonato in un ospedale della Regione, sembrerebbe abbia contratto il morbo all’interno del carcere peligno anche se ancora non si sa con certezza come.Per tale motivo, presso il penitenziario peligno si sono recati tecnici dell’ARTA e della ASL per effettuare i prelievi del caso ed attivare così la profilassi che per il momento ha visto l’effettuazione dello shock termico e della clorazione delle tubature.Le condutture idriche sembrano essere sotto l’occhio di ingrandimento dei tecnici intervenuti in questi giorni tant’è che la ASL e L’ARTA hanno provveduto a prelevare campioni di acqua per verificare la presenza o meno del morbo.Preoccupazione ovviamente ha destato la notizia la quale, seppur non ufficializzata dalla Direzione, corre sempre più nei corridoi del carcere quel carcere.Intanto latitano le riunioni periodiche che il servizio di Prevenzione e protezione dovrebbe fare almeno annualmente e addirittura non chiaro risulta essere chi nel carcere di Sulmona dovrebbe svolgere il ruolo di Responsabile del Servizio stesso.La Uil a tal proposito proprio giorni addietro, unitamente alle restanti Organizzazioni Sindacali, aveva chiesto chiarimenti in occasione della richiesta di implementazione di apparati climatizzanti in occasione della calda canicola dei giorni scorsi e che aveva trasformato alcuni posti di servizio in autentici forni per via dell’assenza finanche di prese d’aria".
Il Segretario Provinciale e Vice Regionale
Mauro Nardella