
denuncia" la quarta
edizione di Montesilvano Scrive, di Patrizia Giuliani, scrittrice già nota e di esperienza, mentre “L’amore in Ascensore” di Jacopo Lupi dopo essere stato indietro per un solo punto dopo la giuria tecnica ha recuperato più di mezzo voto con il pubblico ma si è attestato al secondo posto. La serata è iniziata con la splendida esibizione di “Chiedo asilo poetico”. Un récital a partire dalla raccolta poetica di Vincenzo Costantino “Cinaski” (un po’ il Bukowski italiano, noto altresì per essere il compagno di scorribande letterarie live di Vinicio Capossela).

Poi è proseguita con il gran finale di Match D’autore 2012, il concorso letterario tra i più importanti e noti nel campo del racconto breve. Ha inaugurato la serata proprio la lettura del giovane sulmonese con il suo “L’amore in Ascensore” divertendo con la sua ironia il pubblico e la giuria. Due cinque e due quattro (i voti andavano da uno a cinque) per Jacopo Lupi e tanti complimenti. Lupi è rimasto in testa alla classifica fino alla sesta ed ultima lettura quando Patrizia Giuliani lo ha superato per un punto (tre cinque e un quattro). Subito dopo è stato il pubblico a decidere le sorti del concorso, davanti a tanti “addetti ai lavori” tra giornalisti, scrittori e semplici appassionati, e autorità locali e regionali. Il pubblico ha tenuto sul filo del rasoio la sfida perché ha fatto riavvicinare “L’amore in Ascensore” nel punteggio recuperando più di mezzo voto (0.46 lo scarto tra i due). Grande soddisfazione comunque per il giovane sulmonese risultato primo tra i tanti emergenti e secondo su 166 partecipanti. “Mi sento comunque vincitore, perché ho avuto la possibilità di confrontarmi con scrittori veri e conosciuto artisti che in queste quattro giornate mi hanno lasciato un bagaglio tecnico importante”. E’ stata un’edizione da record, questa, per “Montesilvano scrive”, come sempre condotta con mente fertile e sicura da Alessio Romano: vi hanno partecipato, infatti, ben 166 scrittori emergenti in concorso, e, come ospiti d’onore, autori di culto come Gaetano Cappelli, Emanuele Trevi e Diego De Silva.