SULMONA - 23 gli uffici che chiuderanno e 400 i lavoratori degli uffici postali nella provincia dell'Aquila che rischiano il posto di lavoro. Ad abbassare le saracinesche a Sulmona saranno gli uffici della frazione Torrone, mentre quelli della frazione sulmonese Badia, e di Anversa, Bugnara, Cocullo, Molina Aterno, Villalago, Campo Di Giove, Capestrano, Prezza, Roccacasale e Cansano subiranno una
razionalizzazione con probabile riduzione del personale, dal 1 gennaio 2013. E' quanto
annunciato nella riunione di oggi pomeriggio nella sede Uil Uilm di Sulmona con i lavoratori.
"Il taglio porterà a ritardi nel recapito della posta, la chiusura degli uffici locali porterà dei disagi alla cittadinanza che dovrà percorrere molti piu' chilometri per cercare altri uffici aperti, dobbiamo trovare insieme all'azienda, una sinergia con gli enti locali come le province e i comuni in modo da unire le forze" ha detto Pina Esposito Segretario Nazionale Uil Poste "si sta effettuando una politica aziendale di tagli tutto rigore e niente crescita in realtà speculare al paese, una sorta di spending review". "Abbiamo scelto di mantenere un atteggiamento fermo per tornare al tavolo negoziale in modo da ridiscutere e negoziare in modo da unire al discorso dell' efficientamento necessario anche un momento di crescita e di sviluppo".".
Non si tratta solo di posti di lavoro ma anche il ridimensionamento drastico di servizi alla cittadinanza" ha proseguito.
"Noi chiediamo ai sindaci agli enti locali di attivare delle sinergie mettendo per esempio a disposizione dei locali dare alle poste una serie di servizi riscossione di tributi e quant'altro possa servire per tenere aperti i presidi". Per Michele Lombardo Segretario Uil dell'Aquila si prospetta una nuova crisi occupazionale. "
La riunione di oggi ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto al problema della chiusura degli uffici nei centri minori e ragionare con i lavoratori per quelle che sono le ripercussioni occupazionali all'interno di poste italiane" ha concluso Lombardo.
"Abbiamo fatto dei grandi sacrifici"
hanno affermato in coro sindacati e dipendenti.