SULMONA - E' stata soltanto parziale l'archiviazione dell'indagine ministeriale sulla scarcerazione del manager della sanita' siciliana Michele Aiello, al quale il tribunale di sorveglianza dell'Aquila aveva concesso, lo scorso febbraio, la detenzione domiciliare per un anno per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute in quanto affetto da favismo. Gia' lo scorso maggio il direttore del carcere di Sulmona, Sergio Romice, e' stato trasferito, sottoposto a provvedimento disciplinare e sostituito da un nuovo direttore, Massimo Di Rienzo. Gli ispettori del Dap - secondo quanto si
apprende - avrebbero contestato a Romice la responsabilita' di una non corretta gestione della vita detentiva di Aiello In sostanza, le condizioni di salute del manager sarebbero andate peggiorando perche' non gli furono somministrati cibi e farmaci non dannosi o non incompatibili con la sua malattia. Queste "gravi negligenze" avrebbero portato il detenuto alla cachessia (una grave forma di deperimento organico, ndr) e a una considerevole perdita di peso, tanto da rendere incompatibile la detenzione con le sue condizioni di salute. Per questo motivo il tribunale di sorveglianza dell'Aquila ne ha disposto la detenzione domiciliare per un anno. Decisione, quest'ultima, oggetto di ulteriori accertamenti da parte degli ispettori del ministro della Giustizia Paola Severino, che sul punto pero' non hanno riscontrato irregolarita' o 'abnormita''.
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