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venerdì 31 agosto 2012

AIAS "CI VORREBBE UNA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE PER I DISABILI"

SULMONA -  Una scuola di Alta Formazione per disabili adulti. E' la proposta lanciata dall'associazione Aias di Sulmona che da anni gestisce il Centro Diurno in cui si svolgono attività tese ad abilitare, formare, integrare i disabili cercando di renderli il più possibile autonomi nelle attività lavorative e della vita quotidiana. Un'idea che come ha affermato il presidente dell'Associazione in una nota, Sante Ventresca, è già stata inviata alla Provincia, "in considerazione della drastica situazione economica in versa il
Centro Diurno, data la mancanza di contributi da parte delle pubbliche istituzioni", specifica.  "Al fine di evitare ricoveri pressi Istituti molto costosi o il ritorno all’isolamento presso le famiglie “con genitori ormai stanchi e anziani”, per i giovani diversamente abili che hanno terminato il percorso dell’inserimento nella scuola dell’obbligo fino alla terza media e poi in Istituti Superiori  “ormai con più di 18 anni” (con onerose spese a carico dello Stato fra: locali, insegnanti curriculari, insegnanti di sostegno, assistenza scolastica e trasporto dalle proprie abitazioni), la soluzione più idonea sarebbe la frequenza di Scuole di Alta Formazione, nelle quali svolgere attività professionali polivalenti, appropriate alle loro patologie" spiega Ventresca. "In un solo Istituto Superiore di Sulmona sono presenti 25 ragazzi disabili e 15 sono già usciti dal percorso scolastico; ancora più gioioso sarebbe fare uscire di casa anche tutti quelli pluriminorati che hanno coinvolto radicalmente la famiglia di appartenenza e per i quali non è stata possibile l’integrazione scolastica, costringendo le mamme a vivere come se fossero “agli arresti domiciliari per assistere i propri figli per tutta la vita”. Sono queste le motivazioni che spingono noi genitori “gestori” dell’Associazione di Volontariato (vera Onlus) e non avendo alcun interesse di guadagno. Dalle esperienze maturate in quarant’anni “in tutto il mondo”, in particolare negli Stati Uniti e in Canada, come docente e genitore di “H”, è emerso che le risorse per la gestione dei “Centri Diurni” e “Residenziali” provengono per il 70% dalle attività svolte dagli stessi disabili (vendita di prodotti da loro realizzati, di piante e fiori da loro coltivati, manutenzione dei prati pubblici o di privati,…) mentre il solo 30% è a carico dello Stato. In tal caso i vantaggi e le soddisfazioni sono triplicati: per i “ragazzi”, per i genitori e per la società. L’A.I.A.S. Onlus sez. Sulmona gestisce da tempo il “Centro Diurno”, unico del territorio Peligno autorizzato al funzionamento ai sensi della L.R. n.2/2005 con Determinazione Dirigenziale del Comune di Sulmona n.241 del 21/05/2011: una struttura di oltre 500 mq, a circa un chilometro dalla città di Sulmona, priva di barriere architettoniche, immersa in un parco verde attrezzato lontano dai frastuoni: locali unici adatti ad ospitare una scuola pilota di Alta Formazione Professionale per disabili adulti di tutto il territorio della Valle Peligna per il Centro Diurno e di tutta la provincia per il Centro Residenziale in fase di ultimazione" Aggiunge specificando che nel centro Diurno a Cantone " nei laboratori di terapia occupazionale i ragazzi realizzano manufatti in alabastro ceramico e rame cesellato: sono riprodotti monumenti di Sulmona e del territorio (monumento a Ovidio, chiese, portali,…), immagini sacre, loghi di club, stemmi in basso rilievo, che possono essere utilizzati per ricorrenze varie. Sotto la guida di competenti operatori, ciascuno esprime le proprie capacità, dimostrando la diversa abilità, perché sensibili, appassionati e precisi nella realizzazione dei particolari scultorei e pittorei. Tali attività hanno l’intento di dare ai diversamente abili “una prospettiva di vita normale”: è attraverso il lavoro, infatti, che essi si sentono realizzati e utili alla società".