PESCARA – “Gli investimenti realizzati o programmati dalla
Strada dei Parchi Spa, che giustificherebbero la stangata di inizio anno
applicata ai pedaggi autostradali lungo A24 e A25, non attenuano i disagi degli
automobilisti e degli autotrasportatori abruzzesi che quotidianamente
percorrono le due arterie da e per Roma. E sono oltretutto concentrati quasi
per intero nel tratto urbano della Capitale”. Lo afferma in una nota la Fita-Cna abruzzese,
l'associazione che raggruppa
le piccole imprese del trasporto. Secondo il
responsabile regionale, Renato Giancaterino, “l'aumento dell'8,06% del
pedaggio, applicato da ieri ai transiti lungo le due autostrade, rappresenta in
termini percentuali uno dei più alti in assoluto in vigore sui tronchi
autostradali italiani: la maggiorazione del ticket è infatti la
quinta in
assoluto, dietro quelle applicate da Autovie Venete (con il 12,93%), Rav
(14,17%), Satap (9,7%) per il tronco A2 e Autocamionale della Cisa (8,17%)”. Oltretutto, ricorda ancora
la Fita-Cna, gli aumenti
scattati ieri fanno seguito a quelli del 2010, e che già ritoccarono le tariffe
precedenti del 4,78%: in sostanza, in appena due anni, le autostrade abruzzesi
hanno subito un aumento del pedaggio superiore al 12%, senza apprezzabili
miglioramenti della qualità del servizio. “Dodici mesi – dice ancora
la Fita-Cna - non sono
infatti bastati per vedere la nascita, lungo
la A25 Torano-Avezzano-Pescara, di una stazione di
servizio nel tratto di oltre cento chilometri compreso tra Brecciarola di
Chieti e Magliano dei Marsi. Secondo fonti ufficiali quali l'Aiscat,
l'Associazione che raggruppa le società concessionarie dei tratti autostradali
italiani, tra gennaio e ottobre del 2011 Strada dei Parchi ha fatto registrare
una caduta del rapporto veicoli/chilometro del 2,9%, contro una flessione media
nazionale dello 0,9%: sarà il caso che i manager del gruppo si chiedano se
questo avvenga anche a causa della qualità dei servizi erogati”