Dichiarazione del sindaco Annamaria Casini in risposta al comunicato stampa di Fratelli d'Italia.
SULMONA - “Ho nostalgia della signorina Rottenmeier, quella signorina che si erigeva a paladina dell’ospedale di Sulmona, a ultimo baluardo in difesa del presidio sanitario, quella che o si fa l’ospedale di primo livello o siamo pronti alla guerra, atteggiamento immediatamente abbandonato insieme al suo taciturno capogruppo, per mettersi a fianco di chi quel territorio sta avversando. E già, queste sono battaglie utili in tempo di opposizione, quando l’opposizione sa mettere in scena solo rappresentazioni teatrali. Ci vuole una bella faccia tosta o una cieca sudditanza politica per passare sopra agli interessi del territorio e rimproverare il sindaco di Sulmona per aver rivendicato il sacrosanto diritto di veder potenziati i servizi per i nostri malati Covid.
Ora sono orgogliosamente al fianco della loro Fratelli d’Italia e poco importa se l’Abruzzo è tra le peggiori regioni d’Italia sull’emergenza Covid. Assenti da tutto e colpevolmente in silenzio da quasi 2 mesi: dove stavano loro quando i sindaci del Centro Abruzzo affrontavano coralmente l’emergenza e in prima linea, a fianco ai cittadini, soprattutto quelli colpiti dal virus? Ora comprendo il motivo per cui la signorina Rottenmeier, cambiando idea in sede di conferenza di capigruppo, insieme al suo sodale, si è rifiutata di sottoscrivere la nota a difesa del nostro ospedale.
Hanno scelto un comodo e protetto ruolo defilato teso ad alimentare sterili polemiche per salvaguardare interessi di palazzo. Poco importa se il loro partito ha calpestato la dignità di quei cittadini della Valle Peligna colpiti dal virus a cui è stato impedito di trascorrere la convalescenza sul proprio territorio confinati nell’Hotel Cristallo ad Assergi a mezz’ora dall’Aquila. Devo dedurre che, autoconfinati in quarantena, hanno perso la cognizione spazio temporale e non sanno che i nostri concittadini alloggiano in un luogo a circa 4 km da Campo Imperatore e a più di mezz’ora dall’ospedale aquilano senza sorveglianza sanitaria.
Questa pandemia sta facendo capire anche che per gestire al meglio l’emergenza, che purtroppo ci accompagnerà ancora per mesi, occorrerà tutelare la salute pubblica sul territorio dove serviranno strutture come Villa Gioia, per isolare e gestire il contagio, e potenziare i servizi territoriali di prossimità per evitare che il virus non arrivi in ospedale. Mentre la Regione sta distribuendo soldi a pioggia per la sanità, continuando a concentrare risorse a L’Aquila e Pescara, sta dimenticando territori come l’Alto Sangro, la Valle Peligna e Subequana e la Marsica, dove invece vanno rinforzati i presidi di salute pubblica.
E’ veramente incredibile il modo di offendere la compattezza, l’orgoglio, la forza, il coraggio e la solidarietà di 20 sindaci che, a differenza loro, non hanno avuto paura di metterci la faccia e manifestare la loro coerenza a difesa del nostro territorio e proprio di quei servizi che oggi possono tutelare la salute dei cittadini. Sindaci di un intero Centro Abruzzo che si sono uniti sin dall’inizio di questa emergenza per affrontarla insieme, offrire sostegno ai cittadini e dare forza ad un azione comune per rivendicare uniti un riequilibrio territoriale e servizi per la comunità. Lascio ai cittadini giudicare chi sta facendo la brutta figura”
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