PESCARA - "Sesto appuntamento con la rassegna DOCudi2025 presso l'Auditorium Cerulli in Via Francesco Verrotti, 42 a Pescara. Ingresso gratuito, apertura sala ore 18:15.Come per le passate edizioni del Concorso di cinema documentario, proponiamo un incontro tra letteratura e cinema.Giovedì 24 aprile 2025 verrà presentato il libro "Un pacchetto di Gauloises", che ad oggi è l'unica biografia di Guido Morselli apparsa in Italia, di Linda Terziroli. Sarà in collegamento con il pubblico l'autrice.Il libro ripercorre la vita di Guido Morselli dai luoghi profondamente lombardi (Varese, Milano e Gavirate) in cui visse, cavalcò, scrisse, produsse il vino e costruì il suo "buen retiro", alla Calabria della Seconda Guerra Mondiale, alla Germania, arrivando fino all'America del Vermont, dove l'autrice ha incontrato Mario, il fratello dello scrittore.
Emergono così le tappe fondamentali di un'esistenza travagliata, vissuta ai margini dei cenacoli letterari con l'aspirazione di essere apprezzato dagli editori senza adottare scorciatoie, e si svelano persone e vicende finora sconosciute. Queste pagine tratteggiano un volto nuovo di un intellettuale-filosofo dotato di straordinaria acutezza, ma anche appassionato del mondo e dei suoi piaceri e dedito alla cultura in senso autentico, secondo la massima che amava ripetere: «La cultura non è di chi sa, ma di chi apprende».
Linda Terziroli, nata a Varese nel 1983, si è laureata in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Milano, con una tesi dedicata a Guido Morselli di cui è anche autrice dell'unica biografia apparsa in Italia dal titolo "Un pacchetto di Gauloises" edizioni Castelvecchi.
Ideatrice del premio Premio Guido Morselli e il Comitato "Guido Morselli, il genio segreto".
A seguire, fuori concorso proiezione del film UN DRAMMA BORGHESE di Florestano Vancini, 92' tratto dall'omonimo romanzo postumo di Guido Morselli.
Sinossi: Guido, vedovo, corrispondente di un quotidiano italiano in Germania, decide di togliere dal collegio la figlia Mimmina, che ha 16 anni. Padre e figlia si incontrano a Lugano dopo anni in cui non sono mai vissuti insieme. Il viaggio viene subito interrotto da un attacco di reumatismi che blocca entrambi in un albergo. La convivenza forzata in uno spazio ristretto mette alla prova il loro rapporto.L'affetto della figlia assume tratti invadenti, quasi morbosi; Guido dal canto suo è completamente impreparato nel suo ruolo di padre ed è condizionato dal ricordo di Carla, madre di Mimmina, morta in un incidente stradale che la ragazza attribuisce ad una sua volontà suicida. Therese, amica di Mimmina ma più forte e matura di lei, viene a far visita ai due in albergo e Guido, ossessionato dalle attenzioni sempre più stringenti della figlia, per sfuggire all'incesto intreccia una relazione con lei. Mimmina scopre la tresca e si scatena la tragedia.
Florestano Vancini nasce a Ferrara il 24 agosto 1926.Documentarista fin dal 1949, esordì con LA LUNGA NOTTE DEL '43 (1960), tratto dal racconto Una notte del '43 (quinta delle Cinque storie ferraresi) di Giorgio Bassani. Dopo LA BANDA CASAROLI (1962) e LA CALDA VITA (1964), ha diretto LE STAGIONI DEL NOSTRO AMORE (1966), BRONTE: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato (1971), LA VIOLENZA; quinto potere (1972), IL DELITTO MATTEOTTI (1973), AMORE AMARO (1974), UN DRAMMA BORGHESE (1979), LA BARAONDA (1980), LA NEVE NEL BICCHIERE (1984). Passato alla televisione, ha ottenuto successo con La piovra 2 (1986), nel 1992, con lo sceneggiato Piazza di Spagna. Nel 2005 è tornato al cinema, dirigendo E RIDENDO L'UCCISE.
Muore a Roma nel 2008; le sue spoglie riposano nel cimitero monumentale della Certosa di Ferrara".
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