PESCARA - "A distanza di un anno dall’emergenza sanitaria nulla è cambiato per mettere le scuole e chi le abita in sicurezza! Niente riduzione degli/delle alunni/e per classe, niente piano per l’edilizia, per scuole che da anni chiedono la messa in sicurezza e l’adeguamento alle esigenze didattiche, niente assunzioni del personale necessario, per cui anche il prossimo anno scolastico avrà una notevole componente di precariato, e l’elenco si potrebbe allungare. Quel che è peggio è che l’anno che verrà sarà come quello trascorso, anche per le risorse necessarie ad affrontare l’aumento dell’abbandono scolastico e la compensazione di due anni di surrogato di Scuola con la DaD, che rischia di diventare una prassi strutturale e non più eccezionale.Oggi venerdì 26 marzo i Cobas e il Coordinamento Nazionale Precari della Scuola, insieme al comitato Priorità alla scuola, grazie allo sciopero, daranno voce a tre obiettivi fondamentali che travalicano le istanze puramente sindacali:1) Basta classi pollaio, ridurre il numero massimo di alunni per classe
2) Un piano straordinario di assunzioni per garantire la continuità didattica e la sicurezza, dopo un decennio di tagli
3) Il 5% del Pil alla Scuola e un intervento massiccio nell’edilizia scolastica per avere spazi idonei ad una scuola in presenza e in sicurezza.
Rifondazione Comunista e le/i Giovani Comuniste/i sostengono lo sciopero e l’astensione dalla Dad nella giornata di domani venerdì 26 marzo e invitano il personale scolastico, studentesse e studenti, e genitori, nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale a partecipare ai presidi a L’Aquila dalle ore 10,30 c/o Palazzo dell’Emiciclo, a Pescara dalle ore 10,30 in Piazza Sacro Cuore e a Lanciano dalle ore 16 in Piazza Plebiscito.
La pessima gestione da parte di Governo e Regione della crisi sanitaria ha determinato un conflitto assurdo tra due diritti primari e non sacrificabili quello alla salute e quello all’istruzione. Governo e Regione hanno l’obbligo costituzionale di garantire una scuola in presenza e in sicurezza (possibile che non si è ancora in grado neppure di fornire al personale scolastico mascherine FFP2?), finora ben poco di concreto è stato fatto, manca una cabina di regia. La scuola e in particolare studentesse e studenti hanno pagato per tutti anni di tagli al sistema sanitario e scolastico, nel mentre anche durante la seconda ondata troppe attività non essenziali sono rimaste aperte. Il tempo è scaduto, bisogna invertire la rotta, i soldi ci sono: dalla fiscalità generale al Recovery Fund. Le future generazioni e i lavoratori della scuola meritano rispetto. Anche per queste ragioni domani faremo sentire forte la nostra voce".
Marco Fars, segretario regionale PRC-SE Abruzzo
Silvano Di Pirro, segretario provinciale PRC-SE L’Aquila
Corrado Di Sante, segretario provinciale PRC-SE Pescara
Francesco Belfiglio, Giovani Comuniste/i Pescara
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