SULMONA - "Il Decreto di Pubblica Utilità che il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il 10 dicembre 2010, dietro istanza del 08.04.2009 con la quale la Snam Rete Gas S.p.a. aveva chiesto, ai sensi dell’art.52 quater del “Testo Unico”, il rinnovo di pubblica utilità dell’opera denominata “Metanodotto Sulmona – Foligno e Centrale di compressione gas di Sulmona”, non è ritenuto, da questa Associazione, valido al fine di ottenere l’autorizzazione alla costruzione della sola Centrale"si legge in una nota di Clotilde Iavarone presidente di “Orsa Pro Natura Peligna”.
"La Snam Rete gas, in data posteriore a quella del decreto, il 21.06.2011, inoltrava una dichiarazione nella quale ribadiva , ai sensi dell’art. 31 del D. Lgs.164/2000, che< l’opera in progetto (ndr: metanodotto e centrale ) faceva parte di una più ampia dorsale, denominata “Rete Adriatica”avente valenza strategica per il sistema di trasporto nazionale> e aggiungeva che il metanodotto Sulmona-Foligno, che attraversa Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, avrebbe permesso di magliare la rete dei metanodotti delle regioni attraversate, collegandole al sistema d’importazione dal Nord Africa (Transmed). <In tale ottica (aggiungeva) si inserisce il programma di dare avvio anticipatamente, rispetto al metanodotto, alla realizzazione della “Centrale di compressione gas Sulmona” e delle “quattro linee di collegamento alla rete gas esistente”> al fine di <assicurare la tempestività dell’aumento di capacità di trasporto per gli ulteriori quantitativi di gas naturale disponibili in corrispondenza del “Campo di Stoccaggio di Fiume Treste (in Comune di San Salvo) già collegato alla “Rete Nazionale dei Gasdotti” mediante gli esistenti gasdotti “Vastogirardi-San Salvo e Campochiaro-Sulmona”> "continua la nota.
"Non si spiega come abbia potuto il Ministero dello Sviluppo avallare la suddetta richiesta , visto che la finalità della Centrale è stata completamente stravolta: non più funzionale al metanodotto di cosiddetta valenza strategica, di dubbia realizzazione, essa avrebbe avuto funzione di smaltimento di gas di stoccaggio. La Snam Rete Gas S.p.a. avrebbe dovuto chiedere al Ministero dello Sviluppo la Pubblica Utilità per la costruzione della sola Centrale di Sulmona in quanto le finalità non erano più quelle (previste all’art. 31 del D. Lgs.164/2000) per cui la Centrale e il Metanodotto Sulmona-Foligno avevano ottenuto il Decreto , cioè della insufficienza della rete di distribuzione nazionale esistente".
Maria Clotilde Iavarone
(presidente di “Orsa Pro Natura Peligna”)
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