“però va ribadito che l’assistenza attualmente erogata nell’ospedale di Sulmona ha un altro tipo di specificità. Paolucci ha in mente per il Centro Abruzzo il modello di offerta sanitaria basata sulla territorialità, attraverso Rsa e strutture analoghe. Ma si tratta di un altro tipo di assistenza, che è di base con caratteristiche alberghiere, che non può andare a sostituire l’assistenza specialistica attualmente fornita dai nosocomi. Può essere complementare, ma non può essere il modello scelto in via esclusiva per il Centro Abruzzo. Questo significa creare un grave elemento discriminatorio per i cittadini del territorio”.“Le istanze, che sono arrivate dal territorio in maniera trasversale”, aggiunge Ferretti, “non sono state oggetto di ripensamenti da parte del Governo regionale che allo stato attuale sembra sordo e insensibile alle problematiche del Centro Abruzzo. In questo momento non c’è una programmazione sanitaria e sembrano non arrivare gli investimenti necessari per garantire alti livelli di performance e quei numeri più volte ribaditi dall’assessore Paolucci. Allo stato attuale abbiamo ancora le stesse criticità che avevamo già sottolineato un anno e mezzo fa, ovvero un atto aziendale rimasto sulla carta, con lungodegenza e neurologia che non sono mai state realizzate, lavori di adeguamento in netto ritardo e l’assenza di direttori su alcune unità operative”.
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mercoledì 1 aprile 2015
PUNTO NASCITA: "IL GOVERNO REGIONALE VUOLE LA “MORTE” DEL CENTRO ABRUZZO"
“però va ribadito che l’assistenza attualmente erogata nell’ospedale di Sulmona ha un altro tipo di specificità. Paolucci ha in mente per il Centro Abruzzo il modello di offerta sanitaria basata sulla territorialità, attraverso Rsa e strutture analoghe. Ma si tratta di un altro tipo di assistenza, che è di base con caratteristiche alberghiere, che non può andare a sostituire l’assistenza specialistica attualmente fornita dai nosocomi. Può essere complementare, ma non può essere il modello scelto in via esclusiva per il Centro Abruzzo. Questo significa creare un grave elemento discriminatorio per i cittadini del territorio”.“Le istanze, che sono arrivate dal territorio in maniera trasversale”, aggiunge Ferretti, “non sono state oggetto di ripensamenti da parte del Governo regionale che allo stato attuale sembra sordo e insensibile alle problematiche del Centro Abruzzo. In questo momento non c’è una programmazione sanitaria e sembrano non arrivare gli investimenti necessari per garantire alti livelli di performance e quei numeri più volte ribaditi dall’assessore Paolucci. Allo stato attuale abbiamo ancora le stesse criticità che avevamo già sottolineato un anno e mezzo fa, ovvero un atto aziendale rimasto sulla carta, con lungodegenza e neurologia che non sono mai state realizzate, lavori di adeguamento in netto ritardo e l’assenza di direttori su alcune unità operative”.