
Con certezza, le notizie storiche documentate conducono fino a Giacomo ( Jacopo) Caldora, valoroso Capitano condottiero la cui fama crebbe a dismisura dopo la sconfitta inferta a Braccio da Montone nella battaglia di Bazzano del 1425, ponendo fine al lungo assedio della città de L’Aquila.Il Caldora, feudatario e possidente delle terre del Contado di Pacentro e oltre, aveva fondato una prestigiosa scuola militare frequentata da importanti e valorosi soldati dell’epoca. Proprio in occasione della Corsa degli Zingari, si offriva in premio al vincitore, oltre il Palio di stoffa, l’ingresso nelle file dell’esercito caldoresco.
La Corsa è cruenta: il valore si misura dal dover scendere per sentieri e percorsi accidentati e spinosi dal Colle Ardinghi partendo dalla Pietra Spaccata, un grosso spuntone di roccia con una fenditura al centro, essendo i concorrenti completamente scalzi . In pochi minuti si raggiunge il guado del torrente Vella poi si risale per il fianco della collina fino a gettarsi doloranti e sanguinanti davanti l’altare della Chiesetta della Madonna di Loreto.
IL Sacro si mescola e si fonde al profano. La Leggenda della traslazione della Santa Casa da Betlemme fino a Loreto narra di una sosta proprio sul colle Ardinghi e dell’apparizione ad un pastorello che corse giù per il fianco della montagna fino al paese per dare la strabiliante notizia. La Corsa si ripete, nella devozione e venerazione della confraternita Lauretana, cospargendo di calore ed emozione intima la partecipazione dei giovani che intendono così dimostrare il loro coraggio e la loro devozione alla Santa Vergine.
Concorrenti schierati, in fila, seduti, alle loro spalle l’enorme macigno tricolore della Pietra Spaccata.
I fuochi d'artificio riecheggiano violenti nella stretta vallata del Vella, poi, dopo lunghi istanti di silenzio spaccastomaco, arriva improvviso ed argentino il suono a martello della campana dalla Chiesa della Madonna di Loreto. È il via. Tutti col fiato sospeso a gridare ed incitare i concorrenti
seguendoli attentamente mentre scivolano giu' dalla montagna.Il vincitore dopo le medicazioni viene portato a spalla dagli amici per il giro trionfale del paese. Riceverà il Palio di Stoffa simbolo del suo valore e del suo coraggio.
Il groviglio di sensazioni che questa manifestazione ogni volta riesce a suscitare, non è così facile da descrivere. Anche a vederla ogni anno, il cuore si ferma in gola, lo stesso.
Presentazione 564° Corsa degli Zingari - Pacentro 7 Settembre 2014, a cura di Eleonora Marchini.