SCAFA - Chiusura dello stabilimento Italcementi di Scafa a fine gennaio 2015 come già preannunciato, fermo della produzione gia' dal primo febbraio 2014 e cassa integrazione per i lavoratori fino alla chiusura della ditta. E' quanto ha comunicato, oggi, a Roma, l'azienda alle rappresentanze sindacali nazionali e territoriali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, riunite in coordinamento. A renderlo noto sono gli stessi sindacati.''L'azienda - sottolinea Giovanni Panza, segretario generale della Feneal Uil Abruzzo - in questo modo mostra di non rispettare l'accordo ministeriale. C'è completa disattenzione rispetto a quanto era stato assicurato. Scafa non rimarra' neanche come centro di macinazione''.Alla luce di quanto annunciato dall'azienda per lo stabilimento di Scafa ed anche per altri, il coordinamento nazionale delle Rsu ha, dunque, proclamato il blocco degli straordinari in tutte le ditte del gruppo, il blocco delle attività delle imprese esterne ed un pacchetto di 16 ore di sciopero, di cui otto ore, l'11 ottobre, nel corso di una manifestazione nazionale in programma sotto la sede dell'azienda a Bergamo.
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