"Questo è un libro importante che copre un buco" ha spiegato Marcello Teodonio."Vittorio Monaco aveva scritto queste poesie per gli amici, quindi erano praticamente inedite"ha aggiunto. "Segnano un passaggio tra i vari momenti della scrittura di Vittorio Monaco e poi rappresentato, come al solito, questa sorpresa. Ci sono alcuni termini che tornano sempre nella sua scrittura e anche in queste poesie che probabilmente nascono da un occasione privata ecc. su cui lui evidentemente torna sempre, nel senso che il tempo che passa in

"Io sono lieto di dire che Vittorio Monaco è un poeta vero, cioè non è soltanto uno che mette i pensieri in verticale, come pure brillantemente nelle nostre province di intellettuali letterati hanno fatto e fanno" ha affermato Rino Caputo."Per Vittorio Monaco è arrivato il momento di assumerlo come uno degli interlocutori della poesia italiana della fine del Novecento"ha aggiunto."Questa è la mia opinione, io non l'ho conosciuto personalmente, ma sono uno di quelli che lo conosce per la sua opera, il che è un difetto dal punto di vista emozionale e umano, ma può essere un pregio paradossalmente dal punto di vista dell'artista e quindi della poesia, che ci permette di valutare ciò che rimane di lui. Debbo dire ancora una volta che ciò che rimane è molto importante e quindi è forse il caso di <arare> ulteriormente questo campo.Credo che la poesia di Vittorio Monaco non si esaurisca nelle raccolte che gli amici devoti hanno fatto per lui.Si tratta di andare avanti, potrebbe essere d'ora in poi di approfondire proprio questo discorso"ha concluso il professor Caputo