LANCIANO - "Bisogna fare in modo che
la fusione della Bpls (Banca Popolare di Lanciano e Sulmona)
nel gruppo Bper non influisca in maniera negativa sul
territorio". Il presidente di Confcommercio Angelo Allegrino
guarda con timore all'operazione del gruppo modenese per la
nascita, nei prossimi anni, di un'unica banca di riferimento
per il centro nord, la "Grande Bper" che accorpera', oltre alla
Bpls, anche la Carispaq e la Banca Popolare di Aprilia. "Non
basta che si mantenga solo il nome della Bpls per conservare il
contatto vivo con il territorio - interviene Allegrino -
bisogna che i vertici abruzzesi dello storico istituto di
credito lancianese, i sindacati e le istituzioni locali
facciano il possibile per salvare dall'accorpamento le
ramificazioni capillari cresciute finora sul territorio".
Per
la Confcommercio e' fondamentale, soprattutto in un periodo di
crisi economica e finanziaria, mantenere il piu' possibile il
contatto diretto con le filiali. "Il forte radicamento a
livello locale delle banche popolari - considera il presidente
Allegrino - contribuisce a generare stabilita' attraverso la
redistribuzione e il reinvestimento dei profitti a livello
locale, promuove la cultura imprenditoriale, supporta le
attivita' potenzialmente piu' esposte alla recessione economica
e genera capitale sociale". "Non bisogna dimenticare lo spirito
con cui e' stata fondata, nel 1962, ormai 50 anni fa, la Banca
Popolare di Lanciano e Sulmona - prosegue il presidente
Allegrino - il fine era quello di produrre assistenza mirata
alle categorie piu' significative nel tessuto economico
dell'epoca. Un compito che oggi piu' che mai le banche locali
sono chiamate a svolgere". Per la Confcommercio l'importanza
della presenza di una banca locale sul territorio puo' tradursi
in un doppio vantaggio per le famiglie e per le imprese. Dal
lato delle famiglie la banca locale puo' rappresentare un
canale distributivo efficace dei servizi prodotti dai grandi
gruppi bancari. Dal lato imprenditoriale, essendo il tessuto
produttivo locale costituito in maggioranza da piccole e medie
imprese, un istituto di credito del territorio puo' istituire
rapporti privilegiati con le realta' sia industriali sia del
settore artigianale che, in molti casi fanno parte di quel
sommerso dell'economia ignorato dai grandi gruppi bancari.
Tutto questo nell'ottica di contribuire a creare un modello
economico sostenibile in cui la persona e' posta sempre al
centro. "Disperdere questo capitale storico, umano ed economico
- conclude Allegrino - soprattutto alla luce di tutte le
attivita' imprenditoriali e culturali sostenute finora dalla
Bpls, puo' essere deleterio per tutti. L'attenzione mirata al
territorio puo' provenire soltanto da una banca del territorio.
Per questo auspichiamo che la Banca Popolare di Lanciano e
Sulmona conservi il piu' possibile il suo importantissimo ruolo
anche in un'ottica di globalizzazione e di semplificazione del
gruppo Bper".
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