
APPELLO DEI GENITORI DI UN KOSOVARO RICOVERATO A SULMONA,NON ABBIAMO I SOLDI PER RIVEDERE NOSTRO FIGLIO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
Fatmir Berisha, 22enne kosovaro di Prizren, si trova ricoverato in rianimazione all'ospedale di Sulmona per una gravissima malattia, che probabilmente non gli dara' scampo. Il suo desiderio e' di riabbracciare i genitori che si trovano in Kosovo ma il trasporto con un aereo attrezzato degli apparati per tenerlo stabilizzato e in vita costa 17mila euro. Il giovane e' arrivato in Abruzzo a Pescasseroli il 12 agosto scorso con la speranza di trovare lavoro, ma dopo nemmeno 10 giorni ha iniziato ad accusare dei malori, sempre piu' acuti, tanto da dover essere ricoverato prima all'ospedale di Castel di Sangro e infine in quello di Sulmona. I genitori, contattati in Kosovo, hanno espresso il desiderio di rivederlo in vita e si sono recati presso il consolato italiano ma il tempo per ottenere il visto potrebbe essere troppo lungo. Da qui l'appello per riavere loro figlio a Prizren, nella loro casa, ma non sanno dove reperire il denaro occorrente al trasporto. Mentre la speranza che possano riabbracciarlo si affievolisce ora dopo ora.
Fatmir Berisha, 22enne kosovaro di Prizren, si trova ricoverato in rianimazione all'ospedale di Sulmona per una gravissima malattia, che probabilmente non gli dara' scampo. Il suo desiderio e' di riabbracciare i genitori che si trovano in Kosovo ma il trasporto con un aereo attrezzato degli apparati per tenerlo stabilizzato e in vita costa 17mila euro. Il giovane e' arrivato in Abruzzo a Pescasseroli il 12 agosto scorso con la speranza di trovare lavoro, ma dopo nemmeno 10 giorni ha iniziato ad accusare dei malori, sempre piu' acuti, tanto da dover essere ricoverato prima all'ospedale di Castel di Sangro e infine in quello di Sulmona. I genitori, contattati in Kosovo, hanno espresso il desiderio di rivederlo in vita e si sono recati presso il consolato italiano ma il tempo per ottenere il visto potrebbe essere troppo lungo. Da qui l'appello per riavere loro figlio a Prizren, nella loro casa, ma non sanno dove reperire il denaro occorrente al trasporto. Mentre la speranza che possano riabbracciarlo si affievolisce ora dopo ora.
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