Sulmona: precisazione Asl sulle notizie pubblicate ieri sul pronto soccorso.Dott. Mucciconi: “I disagi dovuti a fattori contingenti: sensibile aumento di pazienti e rallentamenti nei sistemi dei supporti informativi per forte ondata maltempo”. SULMONA - “Il maggiore afflusso dovuto al Ferragosto, insieme a un concomitante problema sul supporto informativo e della linea telefonica, causato dal forte maltempo, ha messo sotto pressione il pronto soccorso, per il quale l’azienda continua a cercare nuovo personale che però non accetta gli incarichi”Lo precisa il dott. Angelo Flavio Mucciconi direttore facente funzioni del Dea, Dipartimento Emergenza e Accettazione, in merito alla notizia di stampa relativa ai disagi al pronto soccorso di Sulmona nella giornata di ieri.“Alla base di tali disagi c’è stato un concorso di fattori contingenti: oltre a un incremento di utenti, dovuto ai turisti e una comitiva colpita da intossicazione alimentare, c’è stato un rallentamento nel sistema di supporto e un black out della linea telefonica, dovuti all’eccezionale maltempo, che hanno complicato il dialogo dei medici tra i reparti dell’ospedale e costretto gli operatori a stilare a mano i referti”
“Per quanto riguarda il personale”, aggiunge Mucciconi, “l’azienda non ha mai smesso di cercare nuovi dirigenti da inserire in organico. L’ultimo specifico avviso per il reclutamento di dirigenti medici afferenti al Dea è del 23 luglio scorso a cui hanno risposto 10 medici che però, per ragioni diverse, non hanno accettato l’incarico”
“In tutte le Regioni c’è una difficoltà nel reclutare medici di pronto soccorso e la nostra Asl non fa eccezione perché la carenza accomuna tutti gli ospedali italiani”
Il direttore dei sistemi informativi, Mirco Rampazzo, spiega le cause del black out delle linee telefoniche
“Tra il 14 e il 15 agosto”, dichiara, “un fenomeno meteorologico di eccezionale portata ha interessato L’Aquila, causando allagamenti e danni al sistema dell’ospedale San Salvatore da cui dipendono le linee telefoniche e i flussi informativi delle strutture presenti sul territorio aziendale. Con un primo intervento è stata ripristinata parzialmente la funzionalità ma si continua a lavorare per completare l’opera di piena riattivazione di tutto l’apparato. Si stanno facendo verifiche nel dettaglio per stabilire l’esatta natura delle ragioni che hanno determinato il problema”
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