Per Pompeo le reazioni degli europei non sono state “utili” come lui si aspettava. Si attendeva forse che gli alleati gettassero altra dinamite nella polveriera del Medio Oriente, come ha detto l’ex vice presidente Joe Biden, riferendosi a Trump?Il New Jork Times ha scritto che la decisione di Trump, presa senza consultare né il Parlamento degli Stati Uniti né gli alleati europei, tra cui l’Italia, “è la mossa più rischiosa compiuta dall’America in Medio Oriente dopo l’invasione dell’Iraq nel 2003”.
Molti analisti di politica
internazionale prevedono che la deliberata uccisione del generale
Soleimani creerà nuovi conflitti in tutta la regione del Medio Oriente,
aumenterà l’odio nei confronti degli occidentali e porterà ad un
incremento della violenza terroristica.In seguito
all’eco dei tamburi di guerra che sale dal Medio Oriente il
Dipartimento di Stato USA ha invitato i cittadini americani a lasciare
l’Iraq e la NATO ha rafforzato le misure di sicurezza nelle proprie
basi. ”Gli italiani agiscono nel quadro NATO e se quest’ultima è nel
mirino, lo sono anche loro”, ha detto l’ex capo di Stato maggiore,
generale Fabio Mini. Vista la gravità della situazione non si vede che
cosa ci stiano ancora a fare le truppe italiane in Iraq.Trump,
spalleggiato da Pompeo, si comporta come un giocatore d’azzardo. Ma la
posta in gioco è quella di un conflitto di vaste proporzioni nel quale
potrebbe essere trascinato anche il nostro Paese.Il
ruolo di Mike Pompeo in questa vicenda non ha nulla di encomiabile. Al
contrario, esso rappresenta una macchia indelebile per un Paese come
l’Italia che, nella sua Costituzione", “ripudia la guerra come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali”.
Associazione “Un solo pianeta”CITTADINANZA ONORARIA A MIKE POMPEO: LA POSIZIONE DEL COMUNE NON È CHIARA
Prendiamo atto che il Comune di Pacentro non ha concesso la cittadinanza onoraria a Mike Pompeo, notizia resa nota solo dopo la nostra lettera al Sindaco Guido Angelilli.
Nello stesso tempo non possiamo non rilevare che la posizione del Comune non è affatto chiara. In primo luogo non si comprende perché la notizia sia stata tenuta “segreta” per due mesi, ma soprattutto non si comprende la motivazione del diniego. La nostra associazione non ha posto un problema procedurale (ossia l’esistenza o meno di un regolamento al riguardo) ma una questione di merito, ovvero se l’amministrazione municipale avesse maturato o meno il convincimento che non esistono le condizioni per la concessione di tale riconoscimento a Mike Pompeo. Su questo punto, che è essenziale, non c’è risposta.
La cittadinanza onoraria è un atto straordinario che viene compiuto nei riguardi di persone che si siano particolarmente distinte per iniziative benefiche nei confronti della comunità o che abbiano dato lustro ad un Paese o al mondo intero attraverso la propria azione o il proprio esempio in campo culturale, scientifico, sociale, religioso o politico.
Non è sufficiente, insomma, essere personaggi famosi o avere ascendenze familiari in un dato luogo.
Tali requisiti, a nostro, avviso non sussistono nel caso del Segretario di Stato USA nonché ex capo della CIA.
Al contrario, la sua totale subordinazione alla volontà di Trump e al comportamento pericoloso ed inquietante del Presidente statunitense va esattamente nella direzione opposta.
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