SULMONA – “Valuteremo se far presentare o meno l’imputato davanti al giudice”. E’ quanto ha riferito l’avvocato Mariella Iommi, associata allo studio legale Zurlo che assiste l’operaio di 64 anni di Pettorano sul Gizio, accusato di uccisione di animale di specie protetta con arma da fuoco. L’udienza prevista per questa mattina al Tribunale di Sulmona, a favore della difesa, è slittata al prossimo 13 marzo. Per quella data si prevede la discussione finale e la sentenza. Si è trattato sostanzialmente di un rinvio tecnico vista l’indisponibilità del giudice monocratico Marco Billi. Nella prima udienza celebrata il 14 novembre sono stati sentiti i test citati dalla Procura della Repubblica mentre in quella del 12 dicembre scorso si sono presentati davanti al giudice tre testimoni citati dalle parti civili. Oggi erano attese le deposizioni di tre test della difesa con i testimoni che saranno ascoltati nell’udienza del 13 marzo. L’ultimo responsabile di un atto di bracconaggio nei confronti di un orso d’Abruzzo individuato e processato risale a più di 30 anni fa. Nel frattempo sono stati circa 80, dal 1971, i plantigradi uccisi con armi da fuoco o con il veleno.
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