La Chiesa della Madonna Pellegrina, affidata alle cure del parroco don Domenico Villani, nacque nell'immediato dopoguerra come "Sacrario per le vittime di guerra". Non a caso, sorge proprio di fronte alla Stazione, in quella zona che un tempo era un "Boschetto", dove numerosi viaggiatori, ferrovieri e cittadini si rifugiarono nella speranza di trovare riparo tra gli alberi. Purtroppo, la storia volle che proprio lì caddero molte delle bombe, trasformando quel luogo di speranza in un teatro di morte.
"Ricordare il bombardamento del 27 agosto 1943 non è solo un dovere civico", ha dichiarato il Vescovo. "È un atto di profonda fede. Ricordare significa dare un nome e un volto a chi ha sofferto, a chi è morto, e riconoscere che ogni vita è preziosa. Questo nostro voler ricordare è un monito, ci ricorda che la pace non è mai acquisita per sempre, ma va costruita giorno dopo giorno con l'impegno di tutti."
Mons. Fusco ha poi allargato lo sguardo alla realtà contemporanea: "una commemorazione che ci porta a riflettere sulla nostra realtà odierna, su un mondo ancora segnato da conflitti, ingiustizie e violenze. Dobbiamo chiederci: stiamo facendo abbastanza per essere costruttori di pace? Stiamo ponendo argini all'odio e alla divisione? La Messa di mercoledì non sarà solo un momento di preghiera per i defunti, ma anche un forte richiamo alla nostra responsabilità di seminare speranza dove c'è disperazione, e di lavorare per un futuro in cui simili tragedie non si ripetano più. La storia della Stazione di Sulmona ci insegna che il dolore si supera solo con la forza della fede e la solidarietà, trasformando le macerie del passato in fondamenta per un futuro di pace."
L'intera comunità è invitata a partecipare a questo momento di preghiera e riflessione, per non dimenticare le vittime e per rinnovare l'impegno collettivo a favore della pace".
Nessun commento:
Posta un commento