“ Andiamo avanti. La battaglia continua sul fronte legale e istituzionale”. E’ stata questa la prima reazione del sindaco Peppino Ranalli sulla decisione del Tar. Sul piano giuridico il Comune di Sulmona potrebbe impugnare l’atto di chiusura che sarà emesso dal Direttore Generale della Asl. Non avrebbe senso invece ricorrere al Consiglio di Stato. Ranalli non si scoraggia ma dopo la delibera della Giunta Tematica regionale dello scorso 12 giugno crede nel dialogo e nel confronto politico. “ E’ una fase di rilettura degli atti. In questi 180 giorni una Conferenza di Servizi Interdipartimentale sta studiando il territorio”, ricorda il primo cittadino. Al momento la chiusura del punto nascita resta in stand by. Ranalli nei gironi scorsi aveva rilanciato anche l’ipotesi della Asl unica per mettere in rete gli ospedali di Sulmona, Popoli e Castel di Sangro, alla luce del decreto Lorenzin.
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venerdì 31 luglio 2015
CHIUSURA PUNTO NASCITA, TAR RESPINGE SOSPENSIVA RICHIESTA DAL COMUNE.RANALLI"ANDIAMO AVANTI"
“ Andiamo avanti. La battaglia continua sul fronte legale e istituzionale”. E’ stata questa la prima reazione del sindaco Peppino Ranalli sulla decisione del Tar. Sul piano giuridico il Comune di Sulmona potrebbe impugnare l’atto di chiusura che sarà emesso dal Direttore Generale della Asl. Non avrebbe senso invece ricorrere al Consiglio di Stato. Ranalli non si scoraggia ma dopo la delibera della Giunta Tematica regionale dello scorso 12 giugno crede nel dialogo e nel confronto politico. “ E’ una fase di rilettura degli atti. In questi 180 giorni una Conferenza di Servizi Interdipartimentale sta studiando il territorio”, ricorda il primo cittadino. Al momento la chiusura del punto nascita resta in stand by. Ranalli nei gironi scorsi aveva rilanciato anche l’ipotesi della Asl unica per mettere in rete gli ospedali di Sulmona, Popoli e Castel di Sangro, alla luce del decreto Lorenzin.