
Nulla di nuovo sotto il sole anche la scarsa attenzione della classe politica più rappresentativa (quella per intenderci che vanta due parlamentari) che continua ad essere distante 1000 miglia dai problemi del Tribunale cosi come dai problemi dell’intero comprensorio.
E a nulla vale una tardiva, indotta sollecitata interpellanza dell’On.Pelino, o i richiami della foresta (con tanto di eco) lanciati verso l’On. Maurizio Scelli.Il grande assente di Sulmona e della Valle Peligna resta la classe politica di governo della città che è anche quella della provincia, della regione e del paese e che ha sempre sbandierato quest’ asse d’acciaio come una carta vincente. In qualche caso si dovrebbe dire meno male perché quando è stata presente ha fatto solo danni (vedi iniziative dell’On.Scelli per escludere Sulmona e gli altri comuni della vallata dal “cratere” o per il bluff della ASL).I parlamentari non dovrebbero aspettare “l’imbeccata” ma dovrebbero stare sul territorio, fare incontri, interpretare i problemi e concertare soluzioni. Come quando questa città aveva una rappresentanza politica qualificata, autorevole e ascoltata, che, per esempio, per il problema del Tribunale portò il Ministro di Grazia e Giustizia Giuliano Vassalli che venne non a fare chiacchiere ma a portare rassicurazioni, soluzioni e interventi.Per non parlare del resto e cioè di quando questa città è stata città guida d’Abruzzo, dove interventi, investimenti, concessione di uffici e servizi, insediamenti industriali si moltiplicavano accrescendo il benessere e facendo prosperare l’economia.Ma erano altri tempi e purtroppo gli attuali onorevoli in carica, non sono paragonabili al parlamentare sulmonese di allora : l’On. Susi.
Il Segretario Regionale Massimo Carugno
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