L’assessore alle Finanze si dimetta e se non lo fa, ci pensi il sindaco a revocargli la delega”è questa la nota dei consiglieri di minoranza a palazzo San Francesco Mimmo Di benedetto, Filadelfio Manasseri, Giuseppe Ranalli, Silverio Gatta,
Luigi Santilli e Antonio Iannamorelli.
Il dibattito perdura da tempo ma è adesso, che arriva il colpo diretto. I consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione con cui chiedono al Consiglio Comunale di esprimere “il suo giudizio di censura sul comportamento poco trasparente e irrispettoso verso il Consiglio comunale, tenuto dall’assessore Schiavo, invitando lo stesso a rassegnare le dimissioni o, in mancanza, di impegnare il Sindaco a revocargli l’incarico assessorile”.
Una mozione, spiegano i consiglieri firmatari del documento “che non si fonda su indagini o misfatti presunti, meschinità che certo l’assessore non ha smentito con la sua superficiale e fatua risposta all’interpellanza discussa durante il consiglio comunale del 31 gennaio scorso, ma si basa su due presupposti fondamentali”. Il primo, si fonda sull’evidente conflitto d’interesse determinato dallo stesso assessore vista l’esistenza del contenzioso avviato contro il Comune, dalla Società di cui lo stesso Schiavo è socio, per il mancato pagamento della Tarsu anno 2007. “Il contenzioso si è concluso - ricordano i consiglieri - in prima istanza, con la sentenza di condanna della società, pronunciata dalla Commissione Tributaria provinciale”. Il secondo motivo, quello più politico, si fonda sul fatto che Schiavo sia inadeguato e inconcludente nella sua azione politica e amministrativa. Il modus non operandi dell’assessore “lo ha posto al vertice della graduatoria delle inadempienze e delle responsabilità nella gestione, a dir poco confusionaria, delle materie a lui assegnate, ( valga per tutte la sua deprecabile assenza nell’attività di coordinamento e di proposta politica nella formazione del bilancio ), tanto da spingere una parte consistente della stessa maggioranza a chiedere più volte il suo allontanamento dall’Esecutivo. Ma non è tutto. I consiglieri di minoranza, nel chiederne le dimissioni rincarano, infine la dose: “L’assessore Schiavo nell’espletamento delle sue funzioni assessorili si è spesso distinto per le numerose assenze sia nei lavori di Giunta e ancor più nelle Commissioni, evidenziando, in tal modo, una scarsa considerazione sia dei suoi doveri di amministratore che di rispetto degli organi istituzionali”.
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