L’utile dichiarato è in gran parte frutto di fatti straordinari: uno fra tutti una riduzione dei debiti in conseguenza del piano di ristrutturazione omologato dal Tribunale e non di una gestione virtuosa o sana dell’azienda. I problemi veri restano, e sono sempre più gravi anche alla luce del fatto, dato molto preoccupante, che la società dei revisori non ha espresso parere favorevole. E come avrebbero potuto? Le criticità rimangono tutte in campo: situazione finanziaria ancora fragile, vertenze sindacali in atto, assenza di investimenti significativi,inefficienze operative che continuano a gravare sui cittadini. A ciò si aggiunge un elemento di grande rilevanza politica: la convenzione con il Comune è scaduta nel 2024 e l’attuale amministrazione continua a scegliere di non intervenire.
È giunto il momento che il sindaco e la maggioranza che lo sostiene dica chiaramente alla città se intende continuare a sostenere una gestione che si è dimostrata inefficace e diseconomica, o se invece intende aprire una fase nuova, incentrata su trasparenza, responsabilità e qualità del servizio.Chiediamo dunque al sindaco se condivide l’impostazione della governance Cogesa attuale, se ritiene questo bilancio un risultato positivo per la città, se intende ancora assecondare le logiche di chi ha gestito finora producendo
questo disastro oppure se, finalmente, intende rappresentare gli interessi dell’intera comunità.
La città ha diritto di sapere da che parte sta il suo sindaco rispetto alle istanze avanzate".
La segreteria PD Sulmona
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