Gli stessi concetti, con riferimento ad altri stabilimenti, sono stati ribaditi pubblicamente dallo stesso Jean-Philippe Imparato il giorno dopo nel corso di una visita presso l’impianto produttivo di Hordain, in Francia.
• Per interpretare correttamente queste dichiarazioni, è necessario partire dall’attuale momento di mercato che, come rilevato dal Presidente e dall’Assessore, è caratterizzato da un significativo calo della produzione, conseguente ad un ancor più significativo calo della domanda.
• L’esempio di Atessa aveva come unico obiettivo quello di trasmettere efficacemente una richiesta di aiuto indirizzata alla politica — in primis europea — circa la necessità e l’urgenza di rivedere la regolamentazione di settore che, senza modifiche tempestive, comporterà gravi impatti sull’intero settore automotive europeo.
• Stellantis, infatti, ribadisce l'urgente necessità di affrontare rapidamente il tema di come rilanciare l'industria automobilistica europea, in particolare della normativa sulle emissioni di CO2, attraverso una revisione olistica.
• Data l'attuale domanda di mercato, gli obiettivi di elettrificazione assegnati alle case automobilistiche in merito alla percentuale di veicoli elettrici da vendere in Europa non sono raggiungibili nei tempi previsti.
• Ciò vale in particolare per i veicoli commerciali leggeri, dove l'elettrificazione rimane ben al di sotto del livello richiesto.
• I possibili scenari previsti, nonché i potenziali impatti derivanti da questa situazione, non sono correlati a uno specifico stabilimento di Stellantis, né ad un Paese in particolare.
• Con le sue dichiarazioni, Jean-Philippe Imparato ha voluto farsi portavoce di una richiesta condivisa da tutte le case automobilistiche europee affinché vi sia un intervento immediato a livello politico, anche in merito alla normativa sulle emissioni di CO2 e alle condizioni abilitanti.
• Questo intervento richiede di affrontare con urgenza una serie di aspetti, come i costi dell'elettricità, le infrastrutture di ricarica o la sostituzione di un parco circolante sempre più vecchio con vetture nuove, più moderne ed efficienti.
• Stellantis intende proseguire i dialoghi con le parti interessate nell'Unione Europea e negli Stati Membri nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
• Crediamo che questo Tavolo rappresenti l’occasione per rivolgere un appello alla politica e alle parti sociali per fare in modo che siano portatori di queste istanze, che vanno indirizzate il prima possibile per rendere sostenibile e rilanciare il settore.
• Come ha recentemente affermato Anne Abboud, responsabile di Stellantis Pro One, la divisione veicoli commerciali, Atessa ricopre un ruolo cruciale nella strategia produttiva degli LCVs.
• Da più di 40 anni, lo stabilimento di Atessa rappresenta il cuore della produzione di veicoli commerciali leggeri di Stellantis. Questo è il principale impianto europeo per capacità e flessibilità, in cui fino ad oggi sono stati prodotti oltre 7 milioni di furgoni, l’85 % dei quali è stato esportato in oltre 70 Paesi. Qui vengono assemblati i modelli chiave della nostra gamma Large Van: Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Opel/Vauxhall Movano — veicoli centrali per la strategia globale Pro One di Stellantis.
• Confidiamo che, alla luce di queste considerazioni, appaia a tutti evidente che l’impegno di Stellantis ad Atessa e in Abruzzo, è confermato".
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